Carenze igienico-sanitarie in azienda vicina al clan Mancuso. Sospesa attività
Sigilli all’azienda agricola e zootecnica riconducibile al clan dei Mancuso. I carabinieri del Nas di Cosenza hanno infatti chiuso l’impresa a cui hanno contestato l’attivazione e la conduzione di un deposito derrate alimentari, delle carenze igienico-sanitarie e la mancanza notifica della Scia.
L’amministratore unico è infatti figlio di Giuseppe Mancuso, detto “Peppe ‘mbrogghia”, 70enne detenuto al 41 bis, ritenuto a capo dell’articolazione ‘ndranghetista di Limbadi.
I Carabinieri, durante un controllo, hanno scoperto che all’interno della struttura c’era un deposito di derrate in carenti condizioni igienico e strutturali, oltre a carenze anche documentali, come l’assenza, appunto, della la Scia/Dia sanitaria.
I militari hanno quindi disposto la chiusura temporanea dell’azienda e hanno elevato una multa da 75mila euro. Per altre due attività commerciali controllate (nello specifico due generi alimentari), in una è stato accertato un lavoratore in nero e, pertanto, sanzionata per 3mila e 600 euro.