Reggio. Pizzimenti: “gestione fallimentare del porta a porta e insoddisfazione dei cittadini”
“Il Sindaco Falcomatà ha praticamente “licenziato” la società Avr, il cui contratto è ormai scaduto, e dal prossimo anno sarà proprio la società Castore a gestire non solo la raccolta differenziata dei rifiuti ma anche la pulizia delle aree pubbliche, delle strade e le operazioni di disinfestazione. Il Consiglio Comunale ha anche approvato l’aumento del capitale sociale della medesima società che è passato da 250 mila euro a un milione e 887 mila euro”.
Dopo questa premessa il Presidente dell’Associazione “Cittadini per il cambiamento”, Nuccio Pizzimenti, dichiara che si tratta di “un’operazione senza dubbio meritoria poiché con l’internalizzazione dei servizi pubblici essenziali il Comune potrà così risparmiare enormi risorse finanziarie che potrà investire in altri settori. L’aspetto peculiare di questa operazione - continua Pizzimenti - sta nel fatto che il Sindaco Falcomatà, nel corso dei lavori del Civico consesso, inspiegabilmente, nulla ha detto rispetto al numero e alle qualifiche degli operai da impiegare e alla individuazione delle risorse economiche necessarie per acquistare i costosi automezzi. Informare i cittadini sia sui vari passaggi tecnico-giuridici sia sulle azioni future che la società “Castore” dovrà compiere, avrebbe dovuto essere un atto dovuto da parte del primo cittadino”.
“Riuscire ad effettuare nell’arco di qualche mese l’internalizzazione della raccolta dei rifiuti è un’operazione che, francamente, ci porta a pensare che sia esclusivamente un’operazione elettorale. Se il primo cittadino pensa che la città diventerà magicamente pulita con il passaggio al pubblico della raccolta differenziata dei rifiuti senza cambiare il sistema porta a porta, - per Pizzimenti - questa convinzione rappresenta un errore grossolano”.
“L’Abbandono dei sacchetti di spazzatura per strada è secondo il presidente di Cittadini per il cambiamento – piuttosto una reazione al malcontento generato dalla inefficiente raccolta dei rifiuti. A seguito dei problemi che il porta a porta ha cagionato, è stato abbandonato anche da quei Comuni che in Italia sono stati i primi ad adottarlo per passare ai più funzionali ed efficienti cassonetti collocati nelle isole ecologiche appositamente allestite”.
“Questo, per noi, è’ l’unico sistema in grado di sollevare i cittadini dal fastidio di convivere con l’olezzo insopportabile della spazzatura dentro casa o ritrovarsela nel marciapiede sottostante la propria abitazione a volte per lunghi e interminabili giorni. Del fallimento del servizio porta a porta, il Sindaco Falcomatà, inevitabilmente, se ne deve fare una ragione”, - conclude Pizzimenti.