Aeroporto. Sigle incalzano Falcomatà: “ora si accorge dell’assenza di un Piano volitivo”
“Se il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, vuole concretamente dare una mano al sindacato per rilanciare lo scalo reggino e creare occupazione bene, allora sostenga le richieste di Filt-Cgil e Fit-Cisl di applicare quel Piano che prevedeva appunto più voli e più occupati, mentre incredibilmente Sacal continua a dire che quel Piano rappresenta solo una offerta tecnica: cioè, che quell'offerta serviva solo per vincere la gara e poi non sarebbe stata applicata”!
Lo denunciano i sindacati che riportano come “solo oggi il sindaco chiede al Presidente notizie del Piano industriale che non c'è. Su questo “trucco” abbiamo presentato, a suo tempo, un esposto alla Procura. Al momento – rimarcano le organizzazioni - c'è solo un Piano industriale quello che ha consentito alla Sacal di aggiudicarsi la gara per la concessione trentennale degli scali di Reggio e Crotone e che il sindacato ha ottenuto solo grazie ad un provvedimento del giudice del lavoro”.
“Secondo punto. Molti mesi addietro la Sacal offrì al Sindaco e alla Città metropolitana la possibilità di acquisire quote societarie – avanzano le sigle. Offerta che il Sindaco metropolitano rifiutò. Perché? Se la Città metropolitana avesse acquisito un minimo di quote non avrebbe avuto la possibilità di discutere sulle scelte societarie? Non avrebbe potuto determinare orientamenti e atti a favore dello scalo reggino? Fra le scelte sbagliate di questo sindaco questa resterà una fra le perle più rare”.
Per il comparto “il presidente Sacal De Felice e Falcomatà hanno la medesima colpa: quella di essere responsabili, ognuno per il proprio ruolo e le proprie funzioni, del declino dell'aeroporto dello Stretto. Invece di braitare pubblicamente si incontrino nelle sedi deputate e svolgano assieme quel ruolo che fino ad oggi non hanno voluto e saputo svolgere. Falcomatà, - tuona la nota - invece di dimostrarsi scandalizzato dalle parole di De Felice, convochi gli “Stati generali” della Città (deputazione, sindacati, mondo delle imprese, operatori turistici), lo faccia subito prima della campagna elettorale, e chieda a gran voce, forte di un largo consenso, un tavolo al Ministero dello sviluppo economico su Reggio”.