Blitz della finanza di Bologna e Lamezia. Sequestri ai beni di un presunto affiliato a clan calabrese
Ammontano a più di 500mila euro i beni sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Bologna e Catanzaro nel confronti di T.S., 48enne nato a Nicastro ma residente dagli anni 2000 a Jolanda di Savoia, e ritenuto dagli investigatori un affiliato alla cosca “Cerra-Torcasio-Gualtieri” di Lamezia Terme.
I militari hanno eseguito a suo carico una misura disposta dal Tribunale del capoluogo emiliano apponendo i sigilli, tra Ferrara e la città della Piana, ad un patrimonio mobiliare ed immobiliare costituito da appartamenti, terreni, auto, conti correnti e una società che opera nel commercio di autovetture: il tutto del valore complessivo, come accennavamo, di oltre mezzo milione.
Il provvedimento, disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bologna, è l’epilogo dell’operazione denominata Nippon, portata avanti dalle fiamme gialle lametine e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna sotto la direzione del Sostituto Stefano Orsi della DDA, e finalizzate al recupero di beni ritenuti come detenuti illecitamente.
Gli accertamenti compiuti dai militari avrebbero permesso di riscontrare, anche sulla base delle dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia, dei i legami con la criminalità organizzata calabrese da parte dell’uomo, i cui fratelli sono stati uccisi nel 2003 in un agguato mafioso, da qui il trasferimento del 48enne nel ferrarese.
Le investigazioni patrimoniali hanno portato ad accertare un rapporto di particolare “sproporzione” tra i redditi dichiarati e il patrimonio immobiliare e mobiliare. Beni posti sotto sequestro in quanto ritenuti, dunque, frutto di attività illecite.