Sul palco del Cilea 200 attori per lo spettacolo della piccola Opera Papa Giovanni
Più di 200 persone tra attori, operatori, volontari e utenti calcheranno il palco del teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria in occasione dello spettacolo di Natale promosso dall’associazione Piccola opera Papa Giovanni.
L’undici dicembre alle 18, si terrà lo spettacolo che trae origine proprio dal significato delle due parole che compongono il titolo “Arcipèlago d’incontri”. Gli Arcipèlaghi: isole, gruppi, comunità affini legati da un rapporto di reciproco e più o meno intimo scambio sia tra loro sia anche, e con gli elementi che costituiscono altri arcipelaghi”.
L’Incontro: direzione di un movimento verso persone, Andare, venire incontro a qualcuno, concedergli un sostegno. La Piccola Opera, fondata da Don Italo Calabrò, rappresenta concretamente e si identifica per il suo operato e i suoi servizi in un arcipelago di realtà diverse che racchiudono al loro interno un’identità comune e la volontà di incontrare l’altro. Incontrare l’altro in quanto persona, a prescindere da qualsiasi possa essere la diversità o il disagio. Lo spettacolo vuole raccontare ogni singolo arcipelago/casa, luogo di accoglienza e familiarità tra persone.
Ogni casa al suo interno è ricca di storia, di storie, di sentimenti. Vissuti diversi che si incontrano e scontrano creando bellezza. Racconterà una drammaturgia, scritta e diretta da Santo Nicito, basata su questa immagine. Un omaggio ai buoni sentimenti ed un invito a ritrovare una dimensione umana, spirituale, a volte sopita. Diversi quadri, legano tra loro ogni singola realtà con ponti invisibili che uniranno i vari centri. Una pièce, che grazie a una molteplicità di linguaggi scenici ci farà scoprire l’essere umano, la persona disabile o non disabile. Dimostrerà che tutto è possibile e che i limiti non esistono se guardiamo l’altro con altri occhi.
Vissuti diversi che partendo dal singolo creeranno una realtà unica, connessa, che non si isola dal resto del territorio, dal mondo ma che si dimostra sempre aperta e attenta. Proiettata al cambiamento e ai nuovi bisogni. Un copione ricco di spunti, che metterà in scena l’importanza di costruire percorsi di inclusione e di offrire il proprio tempo, le proprie capacità e talenti a servizio degli altri.