L’imponente Divina Commedia di Frisina fa il giro delle scuole al Politeama
Scuole di tutta la Calabria sono pronte ad invadere il Teatro Politeama di Catanzaro per l’eccezionale arrivo dell’Opera Musical originale “La Divina Commedia”, il colossal di Marco Frisina che, dopo il trionfo dello scorso anno al Palacalafiore di Reggio, tornerà per l’unica tappa in Calabria dal 14 al 17 febbraio 2020 nello splendido teatro del capoluogo. L’evento è organizzato da Ruggero Pegna per il suo Festival Fatti di Musica, giunto alla trentaquattresima edizione.
Gli spettacoli mattutini per le scuole sono in programma sabato 15 febbraio e lunedì 17 febbraio con inizio alle 10. Il prezzo ridotto del biglietto è di 15 euro a studente. Prevista la gratuità per un docente accompagnatore ogni 15 studenti e per ogni disabile.
Le prime conferme per i matinèe sono arrivate da Istituti scolastici di Lamezia Terme. In fase di organizzazione e prenotazione altre scuole di Soverato, Montepaone, Serrastretta, Vibo Valentia. Gli spettacoli serali per tutti andranno in scena venerdì 14 e sabato 15 febbraio alle 21. L’emozionante spettacolo musicale basato sulla Divina Commedia di Dante tornerà con il suo imponente allestimento, la regia di Andrea Ortis e la voce narrante di Giancarlo Giannini. La sceneggiatura è firmata da Gianmario Pagano, le scenografie sono di Lara Carissimi, le coreografie di Massimiliano Volpini, lighting designer Valerio Tiberi, sound engineer Emanuele Carlucci, visual designer Roberto Fazio e Virginio Levrio. Grandioso il cast, con Antonello Angiolillo (Dante), Andrea Ortis (Virgilio), Myriam Somma (Beatrice), Noemi Smorra (Francesca, Matelda), Angelo Minoli (Ulisse, Guido Guinizzelli).
Ed ancora Federica Basile (Pia dei Tolomei, La donna), Antonio Melissa (Ugolino, Catone), Antonio Sorrentino (Caronte, Pier delle Vigne). Numeroso anche il corpo di ballo acrobatico, guidato dal capoballetto Mariacaterina Mambretti e composto da Marina Barbone, Danilo Calabrese, Fabio Cilento, Rebecca Errori, Raffaele Iorio, Luca Ronci, Federica Montemurro, Giovanna Pagone, Giuseppe Pera, Raffaele Rizzo, Michela Tiero, Alessandro Trazzera, Alessio Urzetta. Alle percussioni live ci sono Marco Molino, Giulio Costanzo, Roberto Di Marzo.
Lo spettacolare viaggio sul sentiero che attraversa i fantastici regni dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, si ripresenta al pubblico con il restyling di Ortis, le straordinarie musiche di Marco Frisina e un allestimento eccezionale che si avvale di proiezioni in 3D e di un suggestivo impianto scenografico, con ben 50 tecnici, 70 scenari mozzafiato e oltre 200 costumi di scena.
Le emozionanti musiche orchestrali di Marco Frisina sorreggono i testi suggestivi di Gianmario Pagano e dello stesso Ortis. Il tutto si svolge su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e con la presenza di elementi scenici costruiti su disegno di Lara Carissimi, con la presenza di proiezioni di ultima generazione animate in 3D. Non mancano coreografie acrobatiche dirette da Massimiliano Volpini e un suggestivo allestimento luci su disegno di Valerio Tiberi. Gli ambienti che si susseguono si fanno sempre più tranquilli: boschi dai colori autunnali, come quelli di Pia dei Tolomei, o fiabeschi, come il giardino di Matelda. Infine, luminosi e celestiali, come quelli che attendono Dante in occasione dell’incontro con Beatrice. La fantasia dantesca è assecondata dalle suggestioni e dalla visione registica di Andrea Ortis.
TRAMA
Nella straordinaria Opera Musical, Dante è in viaggio su binari distinti e paralleli: da una parte cammina verso e dentro sé stesso alla ricerca nostalgica del proprio esistere, dall’altra naviga tra le rovine della dannazione, le storture e le brutture del proprio limite, condotto tra vizi e ossessioni, perversioni e peccati. Lo spettacolo utilizza diversi linguaggi espressivi e asseconda l’inesauribile fantasia di Dante. Il Dante Viaggiatore diventa la proiezione fisica della voce di sé stesso, nella magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini, voce narrante dello spettacolo.
Lo smarrimento nella selva diventa evocazione di una memoria: pretesto fortunato e ispirazione per il capolavoro che viene “sfogliato” in scena, come un libro animato, attraverso la magia teatrale. Dante si muove in molteplici ambienti scenici, nei quali passa da coltri infuocate e sulfuree della Città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca; da mari tempestosi e mortali, come quello di Ulisse a foreste pietrificate e mortifere, o a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne prima ed Ugolino poi. Il viaggio non ha mai fine e il maestro Virgilio accompagna il poeta di Firenze, proteggendolo, incoraggiandolo, esortandolo nei momenti di maggior difficoltà.