Presentazione del libro-inchiesta di Claudio Cordova “Gotha”
Fresco vincitore del Premio Nazionale Paolo Borsellino per il Giornalismo, Claudio Cordova presenterà a Reggio Emilia il suo libro-inchiesta “Gotha – il legame indicibile tra ‘ndrangheta, massoneria e servizi deviati”. L’incontro è organizzato dalla Cgil e si terrà nella sede della Camera del Lavoro di via Roma 53 martedì 17 dicembre alle 17.
L’incontrò sarà introdotto da Ivano Bosco, segretario generale della CGIL di Reggio Emilia e, oltre all’autore, vedrà la presenza del giornalista de La Repubblica, Sandro De Riccardis, autore del libro “La mafia siamo noi”.
Si tratta di un evento di grande valenza. L’Emilia Romagna, infatti, è stata fiaccata, politicamente, economicamente e socialmente dall’arroganza delle cosche di ‘ndrangheta, come testimoniato dall’inchiesta “Aemilia”. Il libro-inchiesta di Cordova, quindi, arriva a Reggio Emilia in un momento difficile per il territorio che prova a resistere allo strapotere della ‘ndrangheta. Il volume, edito da Paper First, la collana di libri del Fatto Quotidiano, si avvale della prestigiosa prefazione del procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho.
“Gotha” affonda le proprie radici nella storia della ‘ndrangheta, svelando e analizzando i legami con la massoneria, gli ambienti eversivi e il mondo delle Istituzioni. Attraverso un percorso che nasce dagli anni ’60 e che arriva all’attualità, il volume indaga sul lato più oscuro della criminalità organizzata, con l’obiettivo di scrostare l’immagine – tuttora presente, soprattutto fuori dalla Calabria – di una ‘ndrangheta agro-pastorale, fatta di riti ancestrali e folklore.
Dalla lettura del libro emergono amicizie, relazioni e collegamenti di livello altissimo da parte di alcune tra le famiglie più potenti della ‘ndrangheta. Un sistema di potere radicato e quindi capace non solo di sopravvivere e rafforzarsi nel tempo, ma anche in grado di rigenerarsi, di mutare, nonostante le sanguinose guerre tra clan, le uccisioni, gli arresti. Perché non sono solo gli uomini a rappresentare la forza della ‘ndrangheta, ma, soprattutto, i legami con il mondo istituzionale e i segreti da tutelare.
“E’ la massoneria il ponte per raggiungere quella “zona grigia” in cui convergono istituzioni, imprenditoria e criminalità organizzata. E’ soprattutto con i “pezzi” dello Stato, con gli infedeli appartenenti alle istituzioni, che la ‘ndrangheta assume un nuovo livello organizzativo” scrive nella sua prefazione il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho.
Attraverso una mole molto ampia di fonti (alcune delle quali inedite), il libro dimostra come non solo la ‘ndrangheta non sia da decenni una organizzazione mafiosa di serie B, soprattutto se paragonata a Cosa Nostra, ma, anzi, racconta i legami fortissimi con la mafia siciliana. La ‘ndrangheta entra prepotentemente (anche se con la capacità di restare sotto traccia) in alcune delle storie più oscure d’Italia: dal tentato Golpe Borghese, alla strategia della tensione negli anni di piombo, passando per il rapimento di Aldo Moro, fino ad arrivare alla P2, ai traffici di rifiuti tossici e radioattivi e agli attentati contro le istituzioni negli anni ’90.