Readarto e la favola di Natale per la XVIII edizione di Primafila a Castrovillari

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Proseguono gli appuntamenti di Primafila, la rassegna di musica e teatro organizzata da “Novecento Teatri” con presidente Luisa Giannotti e direzione artistica di Benedetto Castriota, l’appuntamento teatrale per tutta la famiglia. Il 27 dicembre alle 18 il Teatro Sybaris di Castrovillari ospiterà lo spettacolo dal titolo “La favola di Natale” affidata alla Compagnia Readarto Officine Artistiche. Domenica 29 dicembre alle 19 si terrà invece lo spettacolo “Krahen…favola alla deriva” di Patrick Quintal – traduzione e adattamento di Eva Franchi a cura della Compagnia Teatro dei Dioscuri.

“La favola di Natale” racconta la storia del paesino di Raggasgluck e il suo piccolo teatro. Come ogni anno si preparano per l’evento di Natale. Il direttore del teatro, Oliver, un giovanotto ambizioso e colto, alla sua prima esperienza in campo organizzativo, si è gettato a capofitto nel lavoro, per rendere l’iniziativa speciale. Lo spettacolo di Natale, infatti, è un evento unico per il piccolo paesino e per gli abitanti che lo abitano. Per le strade non si parla d’altro, e per l’anno in corso è in arrivo una grande novità: la signora Helga Baumann, prodigiosa cantante lirica, ha accettato di prestare la sua voce durante l’evento.

A patto, però, che possa mangiare, senza limiti, il dolce più famoso e buono di tutta Raggasgluck: la pan di zucchero, contenente una crema speciale, realizzata grazie alla resina prodotta dai pini del paese. Tutto è pronto per il grande spettacolo, quando accade l’improbabile: i pini sono spariti, rubati chissà da chi, e della torta per la signora Helga non si vede neanche una briciola. Riuscirà Oliver, insieme ai due fedeli assistenti Teresa e Pino, a sbrogliare la matassa e dar luogo al tanto atteso evento? Uno spettacolo che fa del divertimento e della poesia i suoi maggiori punti di forza. Curato in ogni dettaglio, con le riproduzioni della magica atmosfera della neve e della gigantesca pan di zucchero, fino alla canzone finale, cantata dal vivo, che accompagna l’arrivo di Babbo Natale.

Il kraken, nei racconti dei naviganti, è un mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi, generalmente rappresentato come un gigantesco cefalopode tipo piovra o calamaro, con tentacoli abbastanza grandi e lunghi da avvolgere un'intera nave. Il nome "kraken", attestato circa dal XVIII secolo, deriva da una voce dialettale norvegese krake, la cui origine è oscura; secondo alcune fonti, viene da un termine che indicava in origine un albero rachitico e contorto o un albero sradicato, a cui il kraken assomiglierebbe quando galleggia agitando i suoi tentacoli. In un luogo imprecisato, in un regno imprecisato, su una spiaggia, compare una barca con a bordo un uomo misterioso: un pescatore, un guaritore, un mago…?

E’ il Kraken! Ben presto egli attira l’attenzione degli abitanti del regno che si avvicinano a lui, riversando su di lui i propri malesseri fisici e morali, ricavandone enorme sollievo. Ma via via che assorbe e si nutre del male degli abitanti del regno, il Kraken si trasforma in un essere mostruoso. Il Kraken diventa una grande metafora della vita umana: fallisce il tentativo dell’uomo di riversare fuori di sé il proprio malessere, di incolpare l’altro delle proprie colpe, di sgravarsi delle proprie responsabilità.