Resti umani rinvenuti nel catanzarese, al via comparazione dna
Sono giunti all'Istituto di Medicina legale dell'Ateneo "Magna Graecia" di Catanzaro gli esiti dell'esame del Dna effettuato sullo scheletro rinvenuto lo scorso 29 novembre nelle campagne di San Floro, nel Catanzarese. Proprio a seguito di cio', sono iniziati i prelievi su diverse persone, necessari per gli esami scientifici atti a stabilire l'identita' del corpo. Presso la struttura universitaria, a Germaneto, sono stati convocati i componenti delle famiglie di appartenenza dei soggetti che risultano scomparsi nella zona, tra i quali i parenti di Giuseppe Fraietta, 24 anni, e Luigi Grande, 20 anni, di cui si sono perse le tracce rispettivamente l'8 ed il 12 agosto scorso. I due giovani si conoscevano, dal momento che le famiglie vivono entrambe nel quartiere Fortuna di Catanzaro, anche se Grande era residente a Roccelletta di Borgia, a pochi chilometri di distanza. Saranno loro a dover dare il consenso ai prelievi del proprio Dna che poi il dottore Giulio Di Mizio, nominato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro nell'ambito delle indagini sulla scomparsa dei ragazzi, dovra' comparare con quello dello scheletro, in modo da stabilire l'eventuale rapporto di parentela, e cosi' svelare di chi siano quei resti. Le ossa sono state ritrovate nel tardo pomeriggio dello scorso 28 novembre, a seguito della segnalazione di un uomo recatosi in campagna per lavorare. Il buio ed il maltempo hanno consentito solo l'indomani mattina il recupero dei resti del cadavere che, su disposizione della magistratura, sono stati trasportati al dipartimento di Medicina legale dell'Universita' di Catanzaro. Secondo alcune indiscrezioni trapelate quel giorno, la sorella di Luigi Grande avrebbe riconosciuto alcuni oggetti rinvenuti vicino allo scheletro come appartenenti al fratello. Per conoscere i risultati di questi ulteriori esami, comunque, saranno necessari ancora diversi giorni.