Fabbisogno del personale sanitario, Cgil: “altra occasione persa con il Dca 192”
“Con il DCA Calabria 192 dello scorso 20 dicembre denunciamo l’ulteriore occasione persa dall’Ufficio Commissariale per un confronto costruttivo su un tema delicato per la categoria, la determinazione dei requisiti che le aziende del Ssr devono adottare per la costruzione del fabbisogno “teorico” del loro personale”.
Il direttivo della Cgil afferma “ci saremmo aspettati, in un normale percorso di pianificazione che l’Ufficio Commissariale redigesse il Programma Operativo per la prosecuzione del Piano di Rientro, di cui era stata annunciata la presentazione alle Organizzazioni Sindacali nell’incontro svoltosi in Prefettura a Catanzaro lo scorso 17 ottobre e scomparso, invece, nei meandri dei Ministeri affiancanti (MEF e Salute) a Roma che, da notizie certe, non hanno giudicato soddisfacente, al Tavolo Adduce, la proposta”.
“Tale iter logico avrebbe consentito all’Ufficio Commissariale, - spiega il sindacato del comparto sanitario - con l’aggiornamento del Programma Operativo, l’individuazione di obiettivi e azioni finalizzate alla chiara definizione dei processi di governance delle aziende sanitarie, attraverso la revisione delle linee guida regionali degli atti aziendali e, contestualmente, ma solo dopo questi passaggi preliminari, la fissazione dei criteri per la costruzione del fabbisogno questa volta “reale” e non più “teorico” del personale sanitario”.
“L’Ufficio Commissariale ha deciso, invece, - conclude la nota - unilateralmente di invertire questo percorso. Tanto rimane sempre ai Commissari al Piano di Rientro dal debito sanitario della Calabria la possibilità di poter scrivere un bel libro in cui spiegare come poteva essere, ma non è stata, la sanità calabrese, anche a causa loro”.