Frode con fondi europei: due arresti e 113 persone truffate
Sono accusate di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso le persone arrestate dai carabinieri di Castrovillari, mentre una terza è stata sottoposta all’obbligo di firma.
Le indagini, affidate ai militari della stazione di San Donato di Ninea, sono partite nel marzo del 2017 ed avrebbero consentito di dimostrare la responsabilità dei tre indagati che avrebbero ottenuto fondi europei previsti per il settore agricolo.
A seguito del monitoraggio dell’associazione produttori olivicoli calabresi e di altre società, in particolare sulle richieste per erogazioni previste dalla Politica Agricola Comune, i carabinieri hanno scoperto le attività sospette di quattro società, che avrebbero presentato numerose domande di pagamento all’Arcea, l’ente deputato all’erogazione dei contributi europei destinati alla Regione Calabria.
Nella vicenda, in cui sono stati truffati 113 agricoltori, è coinvolto il gestore di un Centro di assistenza agricola di Altomonte, che avrebbe prodotto false attestazioni. I carabinieri hanno sequestrato conti correnti degli indagati e delle società a loro collegate e di beni mobili ed immobili fino al valore ritenuto come percepito indebitamente, che sarebbe di circa 240 mila euro.
Ai domiciliari sono finiti P.P., 76enne di Altomonte, A.F., 36enne di Lungro. Coinvolta anche una donna di 65 anni, M.F., di Altomonte, sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.