Assolto con formula piena il “boss dei due mondi”: era in carcere da 26 anni per 5 omicidi
Assolto con la formula “per non aver commesso il fatto”, Cosimo Commisso, di 70 anni, definito il “il boss dei due mondi” e ritenuto a capo della potente famiglia di ’Ndrangheta dei Commisso di Siderno, ai vertici della cupola calabrese con ramificazioni in Canada.
La sentenza è arrivata l’altro ieri e a pronunciarsi è stata la Corte di Cassazione dopo 27 anni dall’arresto di Commisso, dei quali 26 trascorsi in carcere.
I Giudici della V sezione penale hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura Generale di Napoli avverso la sentenza di assoluzione, emessa nel gennaio dello scorso anno dalla Corte di Appello Partenopea, che ha accolto la revisione del processo a carico di Commisso, mandato assolto con formula piena.
A portare il “il boss dei due mondi” dietro le sbarre fu una condanna all’ergastolo emessa nel 1998 in quanto lo stesso era ritenuto mandante nell’ambito della “Faida di Siderno” di otto fatti delittuosi, di cui 5 omicidi e 3 tentati omicidi commessi tra il maggio del 1989 e il luglio del 1991.
Per gli inquirenti Commisso era ritenuto “persona collocata in posizione verticistica della gerarchia mafiosa del clan” , cosa tra l’altro confermata anche da un collaboratore di giustizia che avrebbe raccontato come lo stesso sarebbe riuscito a mantenere “la mano del comando” anche in carcere.
Giungendo però a questi giorni e alla revisione del processo attraverso gli avvocati Sandro Furfaro e Francesco Commisso, con la definitiva assoluzione, pare che la storia sulla vita di Cosimo Commisso, oggi 70enne, debba essere rivista e di conseguenza anche tutta la vicenda giudiziaria della “Faida di Siderno”.