Confesercenti: “piccoli commercianti destinati a svanire se non si interviene”
“Stanno sparendo gli artigiani, i negozi di vicinato, i piccoli commercianti che, invece di essere aiutati quantomeno a competere ad armi pari con gli altri canali distributivi, vengono additati nero su bianco, nella relazione introduttiva al decreto fiscale, come “categoria di evasori” dimostrando, così, i preconcetti e l’intollerabile superficialità di chi dovrebbe rappresentarci governandoci con equità e coscienza”.
Una situazione disastrosa per l’economia locale dice Claudio Aloisio, presidente Confesercenti Reggio Calabria “con sempre più negozi chiusi, saracinesche abbassate, adempimenti burocratici farraginosi e spesso inutili, concorrenza sleale delle multinazionali del web che pagano tributi ridicoli sui loro lauti guadagni, condizione aggravata da una deregolamentazione sui giorni d’apertura e gli orari che premia solo i grandi centri commerciali ed i giganti del franchising”.
“I dai Istat sono impietosi e ci consegnano un quadro drammatico: nel 2019 in Italia sono spariti 71mila lavoratori indipendenti rispetto l’anno precedente mentre, se prendiamo il dato degli ultimi dieci anni, si arriva alla cifra “monstre” di 600mila. Una vera e propria strage Quando le vie delle nostre città saranno deserte, buie, tristi, forse ci renderemo tutti conto del valore sociale, oltreché economico, dei piccoli negozi, quelli che da sempre conosciamo e dove siamo conosciuti, dove possiamo chiacchierare e instaurare rapporti umani e non solo commerciali, che animano le nostre strade e che tutti diamo per scontati ma che sono, se non si avvia urgentemente un confronto tra governo e parti sociali con l’obiettivo di redigere un piano condiviso per rilanciare il lavoro indipendente e le piccole imprese, - conclude la nota - destinati a svanire definitivamente insieme ad un importante pezzo della nostra storia e della nostra identità.”