Rinascita Scott, Salvini a Vibo: Ci tenevo a ringraziare l’Arma per gli italiani
Un colloquio di circa un’ora sui temi della legalità con tanto di ringraziamenti ai carabinieri per la maxi operazione “Rinascita Scott” (LEGGI TUTTE LE NOTIZIE) che ha raso al suolo la ‘ndrangheta vibonese.
Come promesso Matteo Salvini è tornato in Calabria e ha fatto tappa nel primo pomeriggio di oggi, 6 febbraio 2020, al comando provinciale dei Carabinieri di Vibo per un incontro riservato che si è svolto lontano dai telecamere e dai flash di fotografi e giornalisti.
Presenti il comandante provinciale colonnello Bruno Capece con i suoi principali collaboratori e, in particolare, il tenente colonnello Luca Romano e il maggiore Valerio Palmieri, ovvero gli uomini che sul campo hanno diretto le indagini sfociate nel maxi blitz dello scorso 19 dicembre. Ad ognuno di loro il leader della Lega ed ex ministro dell’Interno ha voluto rendere omaggio.
Ad attenderlo all’esterno della caserma c’era la solita folla di supporter e curiosi pronti a tutto per portare a casa un selfie. “Sono qui – ha detto Salvini – per portare il ringraziamento degli italiani e dei calabresi tutti per aver ripulito questa splendida terra in una notte alle porte del Natale. Aver messo in carcere più di 300 delinquenti significa il miglior ringraziamento e il miglior incoraggiamento per la gente per bene, per gli imprenditori per bene, i sindaci per bene. Ci tenevo a ringraziare l’Arma per gli italiani”.
Salvini ha quindi sottolineato l’importanza di procedere adesso al sequestro dei patrimoni delle cosche vibonesi: “Questa operazione per adesso ha portato nelle casse dello Stato 15 milioni di euro: ci sono ristoranti, aziende. alberghi, ville, villette, macchine e macchinette. Come ministro ho raddoppiato la potenzia dell’Agenzia dei beni confiscati alle mafie. Per questo mi piacerebbe che quelli che parlano di cancellazione dei decreti sicurezza li leggessero. I decreti sicurezza, al di là del tema dell’immigrazione hanno raddoppiato gli uomini, i mezzi, le sedi, i poteri dei beni dell’Agenzia dei beni confiscati a mafia, camorra e ‘ndrangheta perché questa gente bada solo al portafoglio e quindi bisogna sconfiggerla aggredendo il loro portafoglio”.
Inevitabile la domanda sugli intrecci tra massoneria deviata, ‘ndrangheta e politica che per il leader del Carroccio “deve avere il coraggio dire di no quando va detto di no”. Per Salvini è necessario “tagliare un pò di burocrazia e velocizzare i tempi perché talvolta la corruzione si annida nei troppi passaggi burocratici per ottenere un permesso o una licenza. In quest’operazione è stato portato via anche qualcuno che chiedeva voti a questa gente. La cosa più bella, al di là dell’operazione, è stata la reazione della città con migliaia di persone che sono venuti a ringraziare al comando e ciò vuol dire che la Calabria è terra sana”.
Sulle polemiche relative al presunto uso eccessivo della carcerazione preventiva, Salvini ha ribadito con forza: “Io ringrazio e non finirò mai di ringraziare Gratteri e tutti gli uomini di giustizia che parlano poco e lavorano tanto”. Quanto alla frase shock di Vittorio Sgarbi che in tv ha dichiarato che se l’inchiesta Rinascita Scott dovesse sgonfiarsi, Gratteri andrebbe mandato in galere, l’ex ministro dell’Interno è stato laconico: “Siamo qui a rendere omaggio a chi ha rischiato la propria vita in questi tre anni per ripulire questa parte di Calabria dalla ‘ndrangheta”.