Coronavirus: anche nello scalo di Lamezia partono i controlli della temperatura
Attivi i controlli della temperatura corporea per tutti i passeggeri in arrivo con voli internazionali presso lo scalo di Lamezia Terme. L’iniziativa, che è partita da mercoledì scorso e riconducibile all’epidemia da Coronavirus, è stata avviata in via del tutto preventiva dopo la convocazione di un Tavolo del Comitato operativo nazionale riunitosi a seguito dello stato di emergenza nazionale dichiarato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio scorso, a cui prende parte costantemente, in rappresentanza della Regione Calabria, la Protezione civile ed il Dipartimento Salute ed il Comitato regionale della Croce Rossa quale struttura operativa del Sistema di protezione civile.
Ad operare il controllo nell’aeroporto calabrese sono gli operatori dell’Usmaf (l'Ufficio sanitario marittimo aereo e di frontiera), affiancati dai volontari di protezione civile della Croce Rossa, e ad oggi sono stati verificati 477 passeggeri, tutti risultati in ottime condizioni di salute.
La procedura, concordata tra Ministero della salute e la Protezione civile, prevede la misurazione della temperatura tramite un termometro ad infrarossi. In caso di un valore registrato superiore a 37,5 gradi il passeggerò è sottoposto ad una visita ed un quesito anamnestico: provenienza, sintomatologia, ecc. Se il viaggiatore dovesse rientrare nei casi sospetti previsti dalle linee guida del Ministero della salute sarà affidato al Sistema sanitario regionale e trasportato nell’ospedale di riferimento, ovvero a quello dotato del reparto di malattie infettive più vicino.