Sport, corso su prevenzione e trattamento arresto cardiaco
e' tenuta all' "Auditorium Sant'Antonio" di Reggio Calabria, la conferenza dal titolo "Il potere di salvare una vita - Prevenzione e trattamento precoce dell'arresto cardiaco negli impianti sportivi", organizzata dalla sezione reggina dell'Associazione italiana arbitri (Aia), del presidente Gino Idone, in collaborazione con l'Italian Resuscitation Council (Irc), il gruppo italiano per la rianimazione cardiopolmonare. Moderata da Fabio Falzea, cardiochirurgo dell'European Hospital di Roma con le relazioni del direttore dei corsi Irc Blsd, Fabio Foti, e l'istruttore Irc Comunita', Antonio Siclari, la "lezione tecnica", rivolta agli arbitri reggini ed estesa ai dirigenti delle societa' sportive, ha visto la presenza dei presidenti del Coni regionale, Mimmo Pratico', e provinciale, Giovanni Filocamo, il coordinatore tecnico-scientifico della Scuola dello Sport Coni Calabria, Demetrio Albino, ed il presidente del circolo del tennis "Rocco Polimeni", Igino Postorino. "Il nostro compito - ha dichiarato il presidente dell'Aia di Reggio Calabria, Gino Idone - e' quello di preparare gli arbitri sia sotto il profilo tecnico che umano. Essi, durante le gare sportive, sono i primi a constatare l'eventuale gravita' delle condizioni di un atleta". La lezione tecnica si e' aperta nel ricordo di Natale Turiano, l'ex presidente della sezione arbitri reggina, morto d'infarto al termine della cerimonia di premiazione, tenutasi lo scorso dicembre a Reggio Calabria, alla presenza del presidente nazionale dell'Aia, Marcello Nicchi. I lavori si sono aperti con l'esame di dati statistici: 242.000 morti, ogni anno, sono dovute a malattie cardiovascolari, il 30% e' dovuto ad infarto, almeno il 40% si sarebbe potuto evitare se si fosse intervenuti per tempo con l'utilizzo di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), senza questo, la percentuale di sopravvivenza scende al 3%. Il costo del DAE si aggira intorno ai 1.200 euro e, per il suo utilizzo, non occorre un medico, ma chiunque abbia seguito un corso (aperto a tutti) della durata di 5 ore che, in Italia, viene fatto dall'Irc, dalla Croce rossa italiana e dal 118. In 75 secondi il DAE, dopo aver posizionato gli elettrodi, fa tutto da solo: esamina il battito cardiaco e valuta l'intensita' della scarica da applicare. Per promuovere l'utilizzo del DAE e la dotazione dello stesso in tutti i luoghi pubblici, per la salvaguardia dei cittadini, due disegni di legge al Senato ed uno alla Camera, giacciono vergognosamente in Parlamento dal 2008, nonostante una legge, dell'aprile del 2001, che permette a tutti, dopo il breve corso di preparazione, di utilizzare un defibrillatore. Nello sport i casi di arresto cardiaco sono tanti, circa 73.000, l'89% solo nel calcio. "Una "scatoletta" - ha dichiarato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Pratico' - di poco valore economico che possiede, pero', un grande valore sociale: salvare la vita. Risulta necessaria la dotazione del defibrillatore esterno DAE in tutti i siti dove si svolge attivita' sportiva, dai parchi ai campetti, fino alle palestre, quanto nei luoghi pubblici affollati dove puo' concretamente, come e' gia' successo, evitare tragedie".