Contagio Coronavirus, Uil scrive a Santelli: “Cpi di Lamezia chiede precauzioni”
“Alla luce degli eventi inerenti il diffondersi del Coronavirus nelle regioni italiane, abbiamo inviato una missiva al Presidente della Regione Calabria e agli uffici del Dipartimento Lavoro con la quale si chiede un repentino e consistente intervento per garantire la pulizia dei locali ospitanti il Centro per l’Impiego di Lamezia Terme, denunciando che da mesi versa in una situazione igienica di emergenza alla quale i dipendenti cercano di far fronte autonomamente, in particolare rifornirsi dell’occorrente per la sanificazione dei locali”.
Oggi con determinazione e fermezza la Uil chiede “che vengano garantiti questi servizi e che i nostri uffici siano forniti di dispenser igienizzante per le mani, di guanti e di mascherine protettive così come prevede una circolare diramata nelle ultime ore dal Ministero della Salute che fornisce numerose indicazioni sulla gestione dell’emergenza Coronavirus”.
“La corretta applicazione di misure preventive, denota la sigla - quali l'igiene delle mani – si legge a pagina 6 della circolare – può ridurre il rischio di infezione. Si raccomanda pertanto di posizionare appositi distributori di gel alcolici con una concentrazione di alcol al 60-85%, nei luoghi affollati (ad esempio: aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, metropolitane, scuole, centri commerciali, mercati, centri congressuali). Le misure riguardano non soltanto le aree dove si sono già registrati casi sospetti, ma tutto il territorio nazionale”.
“Inoltre è stato segnalato che l’organico è costituito da 20 dipendenti più 10 Navigator (Tutor del reddito di cittadinanza) e una collaboratrice Anpal. A questo numero si aggiungono i numerosi utenti (da 30/100) che affollano quotidianamente l’ufficio e che ovviamente usufruiscono dei servizi igienici comuni. In ultimo si fa presente che le procedure di igienizzazione ordinaria del C.P.I. vengono eseguite soltanto una volta a settimana, pratica che non era già accettabile in passato e che oggi diventa assolutamente inadeguata e dannosa per la salute dei lavoratori e non solo”.