La Scuola di formazione antimafia a Lamezia con Pierpaolo Bombardieri e Federica Angeli

Catanzaro Attualità

È la Calabria a tenere a battesimo l’esperienza dell’Alta Scuola di Formazione Antimafia. Questa mattina a Lamezia Terme, ha preso il via il corso organizzato dalla Uil nazionale e dall’Associazione #Noi, rivolto ai quadri e dirigenti sindacali locali di tutto il Paese.

Il percorso, infatti, è partito da uno dei territori più interessati dai fenomeni mafiosi, ma proseguirà, nelle prossime settimane, coinvolgendo, via via, i dirigenti della Uil delle altre regioni. Presente all’iniziativa, il Segretario generale Pierpaolo Bombardieri e, nella veste di docente, la giornalista Federica Angeli, esponente di spicco dell’Associazione #Noi, nota per le sue coraggiose inchieste sulla mafia romana e che, per questo motivo e per le gravi minacce ricevute, è costretta a vivere sotto scorta.

“Con questa iniziativa - ha dichiarato Bombardieri - ci prefiggiamo di raggiungere due obiettivi. Vogliamo chiarire, innanzitutto, che non ci arrenderemo mai, perché il silenzio è il peggiore dei nemici nella battaglia contro le mafie. Inoltre, vogliamo offrire ai nostri quadri dirigenti territoriali gli strumenti per conoscere il fenomeno e capire come muoversi all’interno delle realtà in cui operano".

"Dobbiamo essere aggregatori di forza e di coraggio - ha sottolineato il Segretario della Uil - in questa battaglia che abbiamo deciso di combattere insieme all’Associazione #Noi e a Federica Angeli, che ha fatto della lotta contro le mafie la sua stessa ragione di vita. Dobbiamo costituire quella massa critica che fa rete e non si arrende”.

“Stiamo realizzando un sogno di Giovanni Falcone - ha dichiarato Federica Angeli - che aveva intuito il processo di trasformazione delle mafie e, perciò, aveva auspicato la creazione di una scuola di alta formazione antimafia che vedesse come protagonisti i sindacati".

"Ho raccolto quell’idea e - ha sottolineato la giornalista - la stiamo realizzando per la prima volta proprio con la Uil. Le mafie odiano i sindacati perché possono essere un ostacolo al loro modus operandi in alcune realtà produttive e nel mondo del lavoro e possono spezzare alcune loro dinamiche. Solo conoscendole possiamo sconfiggere le mafie

“La lezione odierna - ha dichiarato la Segretaria generale della Uil Calabria, Mariaelena Senese - non è stata solo un momento di alta formazione, ma anche una testimonianza potente di come l'impegno individuale possa fare la differenza nella lotta collettiva contro la criminalità organizzata".

"La nostra regione - ha proseguito - è spesso associata a immagini negative legate alla criminalità organizzata, ma noi sappiamo che questa terra è anche e soprattutto un luogo di grandi risorse, di persone oneste e laboriose, di una società civile viva e attiva. Il nostro augurio è che i lavori di questa scuola possano contribuire a formare una nuova classe dirigente, consapevole e preparata, capace di guidare la nostra società verso un futuro libero dalle mafie”.

Le prossime tappe sono già state fissate: Roma, Bologna e Genova sono le città che ospiteranno, prossimamente, questo percorso formativo, destinato a proseguire con approfondimenti sempre più specializzati e dettagliati, per tutti i quadri e i dirigenti della Uil.