Esclusi dalle graduatorie. Falcomatà a Santelli e Cotticelli: “rivedere programma operativo sanitario”
Il sindaco metropolitano Falcomatà, così come già fatto dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, chiede un incontro urgente al commissario Cotticelli per ridiscutere un Piano operativo di comparto che rischia di “non soddisfare le aspettative, i bisogni e le necessità della popolazione”.
“Sono molti infatti gli infermieri, oss o biologi rimasti fuori dalle graduatorie – tuona la nota. Non può rimanere nel vuoto, quindi, l’urlo dei tanti uomini e delle tante donne risultati idonei ai concorsi per varie figure professionali nel settore della Sanità, per questo motivo, il primo cittadino chiede alla neo governatrice Jole Santelli di “attivarsi in maniera pressante e decisa presso gli uffici romani di competenza affinché si possa consegnare un quadro quanto più incisivo e rassicurante sia per il futuro lavorativo dei numerosi partecipanti al concorso sia per la popolazione che ha il sacrosanto di diritto di avere le stesse opportunità di assistenza e cura in Calabria come in Lombardia”.
“Per quanto ci riguarda – ha spiegato il sindaco Falcomatà – saremo al fianco degli idonei e, come loro, chiediamo lo scorrimento prioritario delle graduatorie e l’aumento del budget per le assunzioni”. Secondo l’inquilino di Palazzo Alvaro, infatti, “situazioni straordinarie impongono soluzioni altrettanto straordinarie.
Ecco perché – ha continuato - serve uno sforzo da parte di tutti, ognuno per il proprio raggio d’azione. Sforzo che deve necessariamente includere il generale Saverio Cotticelli, al quale chiediamo di rivedere un programma operativo elaborato con un’offerta insufficiente rispetto alla domanda di attenzione richiesta e giustamente pretesa dai calabresi”.
Se guardiamo, poi, alla situazione del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, “non può che preoccupare la risoluzione del rapporto con i 50 infermieri precari. Come si ricorderà, soltanto una proroga del loro contratto, scaduto lo scorso dicembre, aveva evitato la paralisi del nosocomio. Adesso la paura è di rimanere con corsie e reparti pericolosamente sguarniti”.
“Insomma – conclude il sindaco metropolitano - ci si attivi in ogni maniera lecita, efficace e costruttiva affinché possano essere scongiurate condizioni di inadeguatezza capaci di mettere a rischio l’incolumità e la salute dei cittadini”.