Il Porto di Gioia adotta le linee guida per il contenimento del virus
L’Autorità portuale di Gioia Tauro ha adottato le “Linee guida” per il contenimento dell’emergenza Covid-19. L’obiettivo è quello di garantire la continuità operativa dei porti, che ricadono nella propria circoscrizione (Gioia Tauro, Corigliano Calabro e Crotone), e di ridurre, mediante azioni precauzionali, i rischi di contagio tra le persone ivi operanti.
Nel contempo, l’Ente, guidato dal commissario straordinario Andrea Agostinelli, sta mettendo in atto ogni possibile azione per reperire, nel modo più tempestivo, l’approvvigionamento dei “Dispositivi di protezione individuale”, da consegnare alle imprese portuali e, così, ai relativi lavoratori.
“Con le Linee Guida, abbiamo sintetizzato le misure, talvolta stringenti, adottando le quali le attività portuali, necessarie ad assicurare la indispensabile catena logistica di rifornimento, potranno proseguire nei porti di Gioia Tauro, Crotone e Corigliano – ha dichiarato il commissario straordinario Andrea Agostinelli - abbiamo chiesto ai terminalisti, ed agli operatori portuali in genere, pesanti sacrifici in termini di produttività, ma tale rallentamento è necessario se vogliamo coniugare la prosecuzione delle attività di rifornimento delle merci al Paese, con la prioritaria esigenza di tutela della salute delle maestranze portuali, cui va il mio ringraziamento per l’opera che stanno prestando in un momento così complicato”.
"In base a quanto stabilito dall’art. 8 della legge 84/94, spetta all’Ente il coordinamento ed il controllo delle attività soggette ad autorizzazione, concessione e dei servizi portuali. Pertanto, oltre le misure di prevenzione, le linee guida, adottate dall’Autorità portuale, contengono precise indicazioni per agevolare le aziende, operanti in porto, nell’adozione dei propri protocolli “nella consapevolezza – si legge nel documento - che la prosecuzione delle attività/ciclo delle operazioni portuali potrà continuare solo in presenza di condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione. Nello specifico, tre sono le linee di intervento da tenere in debita considerazione nell’adozione degli specifici protocolli: informazioni relative alla conoscenza, rischio e contenimento del virus; sensibilizzazione delle imprese e dei lavoratori, rispetto all’applicazione delle misure adottate dagli Organi centrali, e soluzioni organizzative straordinarie per consentire la continuità delle attività lavorative, in condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti e delle modalità lavorative".
"Si tratta di determinazioni che dovranno essere osservate da tutta la comunità portuale e, quindi, dai lavoratori delle imprese portuali, (ex artt. 16 e 18 Legge 84/94 e s.m.i.), autotrasportatori, agenti marittimi, spedizionieri, guardie particolari giurate, personale marittimo in transito e chiunque attraversi e operi all’interno delle aree portuali. Fermo restando quando già indicato dagli Organi Centrali, per agevolarne la relativa conoscenza in modo puntuale, l’Autorità portuale favorisce ogni forma di scambio informativo tra i lavoratori, i soggetti imprenditoriali, che operano all’interno dei porti di competenza, e gli Enti centrali e periferici dello Stato. A tale proposito, nel sito internet dell’Ente (www.portodigioiatauro.it), è possibile reperire i relativi aggiornamenti circa le disposizioni degli Organi Centrali, così come le proprie Linee guida" - avanza Agostinelli.
"Nello specifico, tra le attività informative, l’Autorità portuale indica l’affissione di cartelli informativi, puntualmente aggiornati, riportanti le disposizioni sanitarie emanate dall’Usmaf, dal Ministero della Salute e dalla Regione Calabria. Dovranno essere disposti all’interno dei terminal e nei punti di maggior affluenza dei lavoratori, nel rispetto degli obblighi di distanza interpersonale. Le imprese dovranno favorire il confronto preventivo con le rappresentanze sindacali, presenti nei luoghi di lavoro, e quelle territoriali, affinché ogni misura adottata possa essere condivisa e resa più efficace, anche grazie al contributo della settoriale esperienza di ogni lavoratore".
"Nel documento vengono, altresì, indicate le azioni concrete da adottare. Si dovrà, quindi, favorire il massimo utilizzo del lavoro agile, laddove sia possibile, incentivare le ferie e i congedi retribuiti. Sono da considerarsi obbligatorie le operazioni di sanificazione dei luoghi, delle attrezzature e dei mezzi di lavoro - specifica ancora. Dovranno essere garantiti gli strumenti di protezione individuale e praticate le distanze di sicurezza. Tra le attività atte ad evitare il contagio e, quindi, i contatti interpersonali, si invita l’adozione di misure straordinarie. Tra queste: il ricambio dei dispositivi di protezione individuale e il mantenimento delle distanze di almeno un metro tra il personale che opera nel terminal. Nei casi in cui, per particolari attività, si dovesse rendere necessario il contatto più stretto, tra operatori e utenti presenti negli uffici, i lavoratori dovranno essere dotati di appositi DPI integrativi, oltre quelli ordinari".
"L’accesso ai luoghi comuni (mense, spogliatoi ed altro) dovrà essere ridotto e con il massimo rispetto delle reciproche distanze. Nel contempo, si dovrà garantire l’uso di appositi dispenser, per la distribuzione di gel a base alcolica, e, con particolare attenzione, si dovrà procedere alla periodica sanificazione ed areazione dei locali, per garantirne le idonee condizioni sanitarie. Al fine di evitare assembramenti, - si evidenzia che - nello svolgimento delle attività relative al ciclo delle operazioni portuali e del collegamento nave/porto, all’impresa responsabile dell’organizzazione del lavoro e della relativa sicurezza, è richiesta l’adozione di ogni misura di rispetto delle distanze. In particolare, per le operazioni di rizzaggio e derizzaggio delle merci dovrà essere evitato il prolungamento delle attività, oltre i termini ragionevoli dei turni di lavoro. Mentre, nei rapporti con il personale di bordo è preferibile prediligere, ove sia possibile, lo scambio della relativa documentazione, tramite sistemi informatici. Non ultimo, nel caso in cui in stiva siano presenti lavoratori portuali non dovranno, nel medesimo momento, essere presenti marittimi, fatto salvo il numero indispensabile delle operazioni".
"Le linee guida, adottate dall’Autorità portale di Gioia Tauro, contengono, altresì, norme a tutela dell’attività di autotrasporto. Nello specifico, gli autotrasportatori dovranno evitare, per quanto possibile, contatti con chi opera nelle aree portuali. Nel caso in cui dovesse essere necessario il relativo contatto - termina la nota - bisognerà essere muniti di DPI integrativi, mantenendo le distanze di sicurezza. Dovrà essere, comunque, preferita la modalità di scambio di documenti, tramite i sistemi informatici. Laddove non sarà possibile, i locali, adibiti al loro ingresso, dovranno essere puntualmente sanificati e attrezzati di un banco di appoggio, organizzato con le dovute distante, per favorire il rilascio dei documenti".