Assistenza domiciliare a Reggio, Misefari ad Asp: “servono interventi urgenti”
“In questa fase di emergenza sanitaria non si abbassa l'attenzione dell'amministrazione comunale nei confronti dei bisogni sanitari di tanti cittadini ai quali viene negata l'assistenza sanitaria a domicilio”.
Attraverso una nota inviata nei giorni scorsi ai Commissari straordinari dell'Asp di Reggio Calabria il consigliere delegato alla sanità Valerio Misefari ha ribadito la necessità del potenziamento dei servizi sanitari domiciliari, facendosi portavoce delle numerose segnalazioni giunte da parte dei cittadini.
“L’avanzare della pandemia mette in evidenza bisogni sanitari preesistenti, ma non adeguatamente soddisfatti, ed ora ulteriormente accentuati, relativi a persone affette da patologie croniche ed evolutive, con deficit deambulatori o permanentemente allettate, adulte e minori, residenti sul territorio comunale e metropolitano metropolitano”.
“Il comune da parte sua - si sta adoperando a garantire servizi assistenziali di prima necessità, tramite il proprio settore Welfare, la Protezione Civile, il Banco alimentare, ed il prezioso contributo della Caritas, della Croce Rossa e delle associazioni di volontariato”.
L'intervento del consigliere Misefari prosegue, caricandosi di incisività, richiamando i recenti provvedimenti governativi che invitano le Regioni e le Aziende Sanitarie a potenziare l'assistenza sanitaria domiciliare, supportandola con stanziamenti finanziari straordinarie.
“Lo stesso Commissario ad acta, Generale Cotticelli - ricorda Misefari - con il recente DCA 69 dello scorso 28 marzo, ha recepito la Delibera 125 del 23 marzo 2020 adottata dalla Commissione Straordinaria con la quale si individuava il fabbisogno aziendale di personale sanitario da acquisire e contrattualizzare”.
“Alla luce di quanto sopra - scrive in conclusione Misefari - questa Amministrazione comunale, chiede ai commissari straordinari di approntare interventi urgenti, volti nell'immediato, al reperimento di personale infermieristico da impegnare nell'erogazione di prestazioni sanitarie a domicilio, per quei pazienti già segnalati ed ancora in lista d'attesa da molte settimane, per poi procedere speditamente al piano delle assunzioni, secondo un piano programmatico di esclusiva competenza dell'Asp”.