Solidarietà e Covid-19: a Reggio donate pizze ai bimbi autistici
Covid-19 ci ha tolto tanto in questo lungo mese, ha interrotto bruscamente la nostra quotidianità segnando le vite di moltissimi italiani, ha messo in ginocchio attività ed imprese ma non è riuscito a spezzare il grande cuore di Reggio Calabria.
Tante iniziative solidali hanno caratterizzato questi giorni difficili di "lockdown" ma tantissimi imprenditori, volontari, gente comune si è messa in moto, rispettando il decreto ministeriale, per aiutare i meno fortunati di noi. Per far passare una Santa Pasqua e strappare anche un sorriso ai più piccoli, ieri sera, il titolare della pizzeria MyaD1 Massimiliano Mancuso insieme al giovane pizzaiolo Jodi, ha pensato ai bambini autistici dell'associazione "Il volo delle farfalle - Evoluzione autismo" donando delle pizze. Nessun gesto eccezionale ma solo uno "sfizioso" pensiero per strappare un sorriso ai piccoli e alle loro famiglie distrutte da questa pandemia.
Per i bimbi autistici, infatti, impossibilitati a fare le loro quotidiane terapie, questa "reclusione forzata" è ancora più difficile da accettare e lo sanno bene i genitori costretti da soli a placare le crisi comportamentali che hanno i loro figli. Da qui, l'idea del ristoratore reggino che ha voluto far sentire la sua vicinanza a questi bimbi speciali diventati un po' i figli di tutti.
"Ringrazio il signor Mancuso per averci pensato in questo momento di estrema difficoltà economica anche per tutte le aziende reggine riuscendo con un piccolo ma per noi grande gesto a rendere felici i nostri bambini - afferma la vice presidente dell'associaizone Angela Villani - La pandemia e questo isolamento sta destabilizzando i nostri piccoli: i genitori non possono sostituirsi ai terapisti, agli insegnanti, ai medici ma anche se da lontano, la città non ci ha dimenticato. Reggio ha un cuore grande e la sua gente lo ha ancora una volta dimostrato".
Commosso per i messaggi ricevuti dai piccoli, il ristoratore Mancuso che nel non vedere nel pensiero "nessuna eccezionalità ma un atto dovuto" si stringe forte ai medici, operatori sanitari, forze dell'ordine e a tutti coloro che, in questi mesi, hanno sacrificato le loro vite per proteggere e salvare le nostre perchè "nessun regalo è troppo piccolo da donare e nemmeno troppo semplice da ricevere, se è scelto con giudizio e dato con amore".