Covid. In campo i big del food italiano: 20mila ‘pacchi di solidarietà’ a Napoli, Palermo e Crotone
Pasta, latte, tonno, caffè, frutta secca, ma anche riso e, naturalmente, altri generi alimentari non deperibili e di qualità: 20 mila “pacchi di solidarietà” in viaggio per l’Italia alla volta della città colpite dall’epidemia del Covid ed indirizzati a migliaia di famiglie in difficoltà.
È un’iniziativa di “Italia del Gusto” - consorzio che è nato nel 2006 su iniziativa di Giovanni Rana, ormai celebre imprenditore della pasta - e che ha avuto dal suo inizio lo scopo di mettere insieme il meglio della filiera del food Made in Italy, e che oggi avvia un nuovo progetto non a caso denominato “Solidalitaly”; obiettivo: aiutare chi, soprattutto in questo momento, è più fragile.
Del consorzio fanno parte alcune tra le più importanti aziende della tradizione alimentare italiana, tra cui Amica Chips, Barilla, Bonomelli, Cannamela, Cirio, Delicius, Fabbri1905, Lavazza, Noberasco, Novi, Parmalat, Pizza Catarì, Polenta Valsugana, Ponti, Rio Mare, Riso Gallo, Sagra, San Benedetto, Santa Rosa, Santal con il supporto di Auricchio e, appunto, la Giovanni Rana.
Pacchi, ovviamente messi a disposizione a titolo completamente gratuito da alcuni di questi produttori, e che sono già in fase di preparazione e di confezionamento. Dopodiché saranno spediti e poi distribuiti, con l’aiuto della catena Conad e della Caritas, a nuclei familiari selezionati per ora in Campania, Sicilia e Calabria, precisamente a Napoli, Palermo e Crotone.
La scelta del consorzio è caduta su queste aree del Paese dove si registrano più persone e famiglie in difficoltà economica e così da assicurargli un aiuto immediato, reale.
“È con entusiasmo che partecipiamo, insieme agli amici del Consorzio Italia del Gusto, a questa iniziativa” afferma Mario Preve, presidente del Consorzio Italia del Gusto e vicepresidente di Riso Gallo, non nascondendo l’orgoglio per il fatto che “insieme - ribadisce - stiamo dimostrando di essere come comunità, speranza che il domani sia migliore di oggi. Questo è quello che sentiamo”.
Un orgoglio, per l’iniziativa, condiviso anche da Gabriele Noberasco, presidente dell’omonima azienda: “Con il loro lavoro - ha affermato - offriamo ad altri italiani un forte segno di solidarietà. Una risposta congiunta che mai come ora ci fa sentire orgogliosi e ci rende utili portando il nostro aiuto per superare tutto questo”.
“Siamo impegnati a dare il nostro contributo per facilitare in ogni modo la ripresa economica e sociale del nostro amato Paese, e per affiancarci a tutte le iniziative che possano consentire di portare un aiuto concreto a chi si trova in uno stato di oggettiva necessità e difficoltà” gli fa eco Giuseppe Lavazza, vicepresidente della nota azienda del caffè.