Emergenza Covid. Calabria “blindata” e in allerta fino al 3 maggio, prorogate misure
Vengono prorogate fino al 3 maggio le misure di contenimento del contagio adottate nelle scorse settimane in Calabria. È quanto stabilito dall’ordinanza regionale emanata nella tarda serata di ieri dal presidente Jole Santelli.
SPOSTAMENTI INTERREGIONALI
Sul territorio calabrese - secondo quanto ribadito in un comunicato del Regione - ci si potrà continuare a spostare da un comune all’altro solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o stato di necessità o per motivi di salute e di assistenza a persone non autonome.
Nei Comuni di: Chiaravalle Centrale (CZ); Bocchigliero (CS); Oriolo (CS); Rogliano (CS); Melito Porto Salvo (RC); Montebello Jonico (RC); Fabrizia (VV); Serra San Bruno (VV) e Cutro (KR) rimangono vigenti il divieto di allontanamento e di accesso tranne che per gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, le forze dell’Ordine. Per il Comune di San Lucido (CS) resta vigente l’ordinanza n. 27 del 09 aprile 2020.
Possono entrare ed uscire dai comuni indicati gli esercenti delle attività consentite sul territorio ai sensi del DPCM 10 aprile 2020 e quelle strettamente strumentali alle stesse.
BLOCCO AI CONFINI REGIONALI
Al contempo la Calabria resta “blindata” ai confini. Resta la singolarità per le persone domiciliate o residenti in Calabria che rientrano da altre regioni o dall’estero, che dovranno in ogni caso comunicare la propria presenza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale del proprio territorio compilando il modulo al sito emergenzacovid.regione.calabria.it e dovranno dimostrare che il proprio rientro è giustificato da valide motivazioni.
ATTIVITÀ SANITARIE
Per quanto riguarda la sanità: tutte le attività ambulatoriali non urgenti restano sospese fino al 26 aprile, così come i ricoveri differibili.