Crotone: protocollo antimafia, Salerno nel Comitato nazionale per la legalità
Il Presidente della Camera di commercio di Crotone Fortunato Roberto Salerno è entrato a far parte del Comitato nazionale per la legalità istituito dal Consiglio generale di Unioncamere riunitosi a Roma nella giornata di ieri, mercoledì 23 febbraio. Il Comitato nazionale per la legalità, a nome di tutto il sistema delle Camere di commercio, avrà le seguenti funzioni: coordinare le azioni di monitoraggio e le iniziative antiracket e antiusura; intensificare i rapporti con le autorità competenti, anche mettendo a disposizione le informazioni del Registro delle imprese; rafforzare i contatti con l’Agenzia nazionale per i beni confiscati per fornire, grazie ad un Progetto di sistema realizzato in collaborazione con l’Associazione Libera, supporto alle attività di re-immissione sul mercato dei beni confiscati, a cominciare dalle oltre 1.300 imprese con centinaia di dipendenti sottratte alle attività illecite. Il Consiglio Generale ha, inoltre, su proposta del presidente Salerno, deciso all’unanimità di aderire a nome dell’intero sistema camerale al Protocollo per la legalità già sottoscritto nel corso del 2010 dalle Camere di commercio di Crotone, Reggio Emilia, Modena e Caltanissetta, che nei mesi scorsi hanno già avviato una serie di iniziative di contrasto alla criminalità, rafforzando la collaborazione con le istituzioni locali.
Il Comitato nazionale, che sarà costituito dai Presidenti delle Camere (a cominciare dalle quattro che hanno già sottoscritto il Protocollo), da rappresentanti delle amministrazioni centrali, delle associazioni particolarmente coinvolte sui temi della legalità e dal direttore generale di Infocamere, avrà quindi il compito di coordinare le azioni di monitoraggio e di supporto alle imprese colpite dalle malversazioni delle mafie. Al Comitato spetterà anche il coordinamento del Progetto elaborato da Unioncamere che, in collaborazione con Libera (l’associazione riconosciuta dal ministero del Lavoro a cui aderiscono oltre 1500 associazioni nazionali e locali, cooperative sociali e circa 4000 scuole attive nei percorsi di educazione alla legalità democratica) supporti le Camere già impegnate o che hanno in animo di operare sul tema dei beni confiscati alla criminalità organizzata. “Siamo molto soddisfatti – sono le parole di Salerno – perché le azioni avviate con la Marcia del primo marzo contro le mafie del 2009 e del 2010 stanno già dando importanti frutti e ci consentono di dare un forte segnale di fiducia alle imprese. L’estensione del Protocollo antimafia all’intero sistema camerale, la costituzione del Comitato per la legalità e l’approvazione del progetto sui beni confiscati in collaborazione con l’Associazione Libera segnano una tappa importante sul percorso della lotta alla criminalità. Siamo certi che proseguendo su tale strada, in collaborazione con l’Unione delle camere di commercio e gli altri enti camerali del Paese, riusciremo a dare un contributo fondamentale nella battaglia per rendere i nostri territori ed il resto d’Italia luoghi sicuri in cui poter investire e vivere”.