Idm Giovani in piazza contro il decreto Cura Italia
Si dicono “stanchi di un Governo sordo e cieco” i giovani di Italia del meridione e per questo hanno deciso di scendere in piazza a difesa dei diritti dei cittadini. La protesta si terrà sabato 16 maggio in Piazza XI Settembre a Cosenza. L’appuntamento è sotto la Prefettura di Cosenza. Al termine della protesta il gruppo intende consegnare al Prefetto consegneremo le richieste.
Perché le misure messa in campo dal governo non convincono i ragazzi di Idm che hanno così messo sul piatto 10 proposte. “Immediata erogazione di finanziamenti a fondo perduto per le aziende (a partire da 10.000€ fino ad un massimo di 100.000€); Defiscalizzazione del costo del lavoro con contributi e tasse totalmente a carico dello Stato; Canoni di locazione e pagamento di utenze totalmente a carico dello Stato per tutto il 2020”.
Ma anche “azzeramento tasse comunali e regionali per gli anni 2020 e 2021; Tassazione fissa al 15% per tutte le aziende e possessori di P.I. per il triennio 2020, 2021, 2022; Reddito garantito per le famiglie. 600€ a testa per i maggiorenni, 300€ per i minorenni per tutto il 2020; Taglio del 75% delle indennità per i parlamentari nazionali e regionali (inclusi ministri, presidente del consiglio, presidente della repubblica, senatori a vita ed i rispettivi staff)”.
E ancora “mascherine e guanti gratis per tutti fino a termine rischio contagio; Sanificazione locali commerciali, dotazione di dispenser per sanificatore mani a carico dello Stato; sburocratizzazione e accesso al credito a fondo perduto”.
“Ad oltre due mesi dalla chiusura totale a causa dell’emergenza pandemia, gli interventi da parte del Governo a sostegno di aziende e famiglie lasciano molto perplessi. Sono tanti gli imprenditori che non hanno percepito il bonus di 600€, tante le famiglie prive dei buoni pasto, per non parlare della cassa integrazione di cui ancora non si sa nulla, nessun intervento di sostegno per i piccoli imprenditori. Canoni di locazione e utenze che continuano ad arrivare, risparmi e conto in banca che si assottigliano e aspettative e sacrifici di una vita che svaniscono.
“Siamo stanchi e sviliti nel vedere tanti concittadini in lacrime, tra chi ha già gettato la spugna e chi si affanna pur di resistere. I provvedimenti fin ora presi sono stati totalmente inefficaci a rispondere alla drammatica situazione che siamo vivendo, da nord a sud il Paese è in ginocchio, all’emergenza sanitaria e si è aggiunta quella sociale ed economica. Per questi motivi abbiamo deciso di scendere in piazza e manifestare il dissenso di tutto il Movimento, ci faremo portavoce di quelle urla ancora inascoltate di tanti a cui oggi è chiesto sacrificio e senso civico ma che in cambio hanno ricevuto solo decreti e proclami ma niente di concreto. Manifesteremo a difesa dei diritti delle famiglie, degli artigiani, operai, piccoli imprenditori, protesteremo per pretendere il rispetto dei diritti di tutti e per difendere le nostre vite”.