Serrastretta, rinviata a fine maggio la riapertura di bar e ristoranti
Il Comune di Serrastretta ha preannunciato misure per sostenere la ripartenza e aiutare le attività commerciali del territorio. E lo ha fatto nel corso di una video conferenza che si è svolta il 2 maggio con tutti gli operatori commerciali relativi alle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo, operanti nel territorio comunale di Serrastretta. All’incontro virtuale hanno partecipato tutte e 15 le attività invitate, insieme all’Amministrazione Comunale ed ai Responsabili degli Uffici SUAP, Tecnico e Vigili.
Gli esercenti commerciali hanno concordato con il Comune l’opportunità di differire l’apertura alla seconda metà o alla fine del mese di maggio, in modo tale da poter avere il tempo necessario per predisporre l'adozione di tutte le misure e cautele necessarie ad una ripartenza, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza per tutti. È rimasta ovviamente aperta, per le attività interessate, la possibilità di realizzare i servizi di consegna a domicilio e/o ristorazione da asporto.
In base all’ordinanza regionale del 29 aprile 2020 questi esercizi avrebbero avuto la possibilità di riaprire, con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto. Ma il Comune, considerata la complessità delle previsioni contenute nell’Ordinanza in oggetto e la ristrettezza dei tempi di preparazione, ne ha differito l’entrata in vigore almeno fino al 4 maggio.
La riunione è stata finalizzata a discutere, insieme agli interessati, non solo delle misure previste dall’Ordinanza regionale 37, ma anche ad avviare un percorso di accompagnamento, di ascolto, di confronto e di supporto verso la riapertura prevista nella cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza epidemiologica.
“In questi mesi – ha spiegato il sindaco Felice Molinaro – sono stati chiesti tanti sacrifici ai nostri negozianti ed ora occorre sostenere la ripresa, assicurando però condizioni di sicurezza per gli operatori, i lavoratori e i clienti.”
Il primo cittadino, dopo i convenevoli iniziali legati anche alla nuova forma di confronto virtuale, ha aperto la riunione evidenziando che “per ripartire in sicurezza c’è bisogno di chiarezza preventiva, di organizzazione e di programmazione. Al riguardo sono fondamentali la conoscenza (dei protocolli negli ambienti di lavoro, delle linee guida per le specifiche attività, delle indicazioni operative e delle informazioni che occorre dare ai clienti), la preparazione (ossia le operazioni da porre in atto e la preventiva e necessaria divulgazione alla cittadinanza) e la concertazione tra i diversi attori e tutti i livelli istituzionali del territorio, realizzando una vera e propria alleanza.”
Dal canto loro, gli operatori hanno espresso tutti il loro punto di vista mettendo in evidenza, in modo unanime, l’esigenza di garantire in via prioritaria la sicurezza, al fine di evitare la diffusione del contagio e non pregiudicare gli sforzi fatti e i risultati conseguiti nell'ambito del contenimento epidemiologico.
Non hanno nascosto la preoccupazione per il futuro e la paura per la ripartenza, esprimendo i loro dubbi, le perplessità e la necessità di certezze, cautela, preparazione e sostegno. Sono emerse anche le difficoltà economiche e l’onerosità delle operazioni necessarie per la riapertura, come la sanificazione degli ambienti, e delle misure che devono essere predisposte ed attuate per la sicurezza dei lavoratori e dei clienti.
Nelle valutazioni effettuate si è parlato anche del rischio imprenditoriale che ci sarebbe da affrontare in questo momento, riguardo la probabile non copertura dei costi di esercizio, a causa della sicura diminuzione dei clienti e quindi del lavoro, dovuta alle varie restrizioni. Infine, la richiesta delle attività è stata quella di avere non solo chiarezza nel quadro dei vari provvedimenti regionali e nazionali, spesso in contrasto tra di loro, ma anche un aiuto per ripartire. Ognuno dei partecipanti, oltre a dare un contributo positivo al confronto, ha potuto prendere atto che le difficoltà proprie sono anche quelle di tutti gli altri colleghi.