Rincari prezzi voli verso il Sud, Udicon: “Chiediamo intervento dell’Enac"

Calabria Infrastrutture

Dall’inizio della Fase 2 abbiamo assistito ad un aumento spropositato dei prezzi dei voli verso il sud, in particolare verso la Calabria”. è quanto scrive il vice presidente regionale dell’Udicon Calabria, Domenico Iamundo che parla di decine di rientri da parte di lavoratori e studenti che devono destreggiarsi nella giungla dell’aumento dei prezzi.

Per questo l’associazione chiede “a chi di competenza, di valutare queste condotte commerciali e l’eventuale presenza di abusi speculativi. La tutela dei consumatori viene prima degli interessi delle compagnie aeree”. E l’Udicon ha inoltre annunciato di voler portare “all' attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri la necessità di tutelare con biglietti a costo calmierato gli spostamenti aerei dei cittadini calabresi, affinchè possano riprendere ad esercitare il loro diritto allo spostamento per le proprie attività di lavoro e imprenditoriali, o di studio in una situazione in cui i trasporti non possono e non devono consentire speculazioni di sorta”.

E non solo, perché l’associazione “dopo varie segnalazioni ricevute da parte dell’utenza”, ha deciso di “denunciare e fare chiarezza su quella che appare una vergognosa tassa occulta verso i lavoratori e gli studenti che finalmente possono ritornare a trovare le loro famiglie dopo un lungo periodo di allontanamento forzato”.

“Su diversi portali di prenotazione, un volo verso gli scali calabresi o siciliani arriva a cifre proibitive per qualunque tasca, specie per gli studenti. Un fatto che sta iniziando a generare diverse segnalazioni di protesta presso le nostre Sedi Territoriali. Anticipare l’acquisto non serve a niente, attualmente bisogna rassegnarsi. La soluzione sarebbe la continuità territoriale, applicare cioè tutti quegli strumenti legislativi che hanno lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, ovvero di rafforzare la coesione tra le diverse aree di uno stesso Stato, superando svantaggi connessi alla loro lontananza, irraggiungibilità o di difficile accesso, principio che si traduce in un sistema di aiuti o strutture fornite dallo Stato ai cittadini o alle entità regionali interessate.

“Per raggiungere in aereo il Sud Italia durante questo periodo di fase 2 - prosegue Iamundo - i cittadini sono costretti a pagare tariffe con aumenti spropositati rispetto ad altri periodi dell’anno. Questa è una follia. Il costo dei viaggi dipende dall’andamento della domanda e dell’offerta, ma questa sacrosanta legge di mercato non sembra giustificare questi incrementi di prezzo, che lasciano pensare a pratiche scorrette messe in atto dalle compagnie aeree per fare cassa in un periodo così delicato".