Federanziani alla Santelli: “Più attenzione per gli Anziani nelle prossime ordinanze”
Chiedono “maggiore attenzione” al presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, gli anziani di Federanziani. “Abbiamo visto come sono state gestite le RSA, luoghi che dovevano essere protetti ed invece dovrà essere la magistratura a capire se ci sono state colpe od incuria nella gestione, comunque vada sono sempre gli anziani ad aver pagato un prezzo molto alto”.
Chiede poi aiuto a “rendere i nostri luoghi di incontro più idonei e aiuti alla sanificazione dei locali dove ci sono, o a crearli dove non esistono, ognuno di noi ha un sogno nel cassetto, il nostro è quello di creare in ogni comune Calabrese un Centro di Aggregazione per Anziani funzionante e con tutti i locali a norma.
"Auspichiamo che ogni Comune possa realizzare il Parco dei Nonni, un luogo all’aperto dove poter fare attività fisica, ove poter seguire dei percorsi didattici per Senior, confidiamo e crediamo in Lei e nel suo aiuto, al fine di poter riprendere ad incontrarci in sicurezza ed in tranquillità. Le chiediamo per ultimo, ma non ultimo, se lo riterrà opportuno, un incontro presso la Regione Calabria per discutere di tutte le problematiche inerenti la Terza età nella ns Regione”.
“Ggli Over 65 in Calabria rappresentano quasi il 20% della popolazione con piccoli cambiamenti percentuali tra le province, dovuto allo squilibrio tra i decessi e le natalità. Gli anziani sono parte importante e determinante del sistema sociale, culturale, economico e politico del nostro Paese, sono persone che votano e determinato i governi, sono un supporto vitale per figli e nipoti, grazie alla propria disponibilità economica, fornendo così un servizio sociale importante, spesso sostituendosi alle istituzioni.
“I nonni della Calabria, gli over 65 sono persone che danno amore incondizionato, gentilezza, pazienza, comfort e lezioni di vita, sono quelli che hanno l'argento nei capelli e l’Oro nel cuore. Gli anziani sono quelli che hanno subito e subiranno di più tutte le difficoltà future, una categoria duramente provata dall' emergenza sanitaria, ma completamente assente dai decreti e dalle misure che il governo ha messo in atto per sostenere la società civile.
“Sono loro che dovranno stare più attenti agli incontri, agli spostamenti, al distanziamento sociale, sono loro che subiranno di più la crisi economica in quanto loro non avranno nessun benefit da parte dello stato e/o da parte di nessuno, sono loro che dovranno rinunciare ad una passeggiata ed allo stare insieme. Sono loro che pagheranno ancora un prezzo molto alto, rinunciare alla libertà, o anche ad una sola ora all’aria aperta, significa accorciare le ore od i giorni che resteranno da vivere”.