“Canto alla luna”, ecco la ballata folk di Raffaele Rubinetto
È una ballata folk tra ricerca interiore e impegno civile la canzone di Raffaele Rubinetto dal titolo “Canto alla luna”. Si tratta di una intensa ballata che se da una parte fa riflettere sulla società in cui viviamo, dall’altra racconta la strada che il giovane cantautore calabrese sta cercando per raggiungere la sua isola felice fatta di verità e libertà. E' un'isola lontana, nascosta tra "falsi dei ed illusioni, miti e finzioni", come racconta il testo di un brano vicino al folk, dal ritmo incalzante, quello della tradizione popolare del Sud. "Canto alla luna" inizia piano, con un arpeggio di chitarra acustica, ma poi pian piano il ritmo cresce e diventa irresistibile.
"In una notte insonne e di pensieri, che sembrava non finire mai, decisi di aprire la finestra e salire sul tetto a fumare una sigaretta", racconta Raffaele Rubinetto presentando la canzone su Youtube. "Vidi davanti a me una luna bellissima ed un gatto nero che vagabondava sui tetti. Respirai intensamente l'odore della notte e sentii il profumo della libertà".
Il 33enne, laureato in architettura, lavora con passione nel terzo settore a Corigliano-Rossano, tra il mare Ionio e la Sila, dov'è nato e cresciuto. Proprio qui, in un piccolo studio di registrazione nel pittoresco centro storico della cittadina, dell’amico Alfredo Lavorato, anche egli cantautore e musicista, ha registrato "Canto alla luna". La voce femminile anche molto particolare è di Genoveffa, “l’ho sentita cantare in un locale e la notte stessa ho scritto la parte interpretata da lei”.
La musica per questo artista calabrese è impegno civile, ma è anche un modo per trovare una dimensione lontana dalle storture della società. "Suonare la chitarra e fare sport, magari tra la montagna e il mare come ho la fortuna di fare io, sono attività che mettono in contatto con se stessi", spiega Raffaele Rubinetto. "Se hai una chitarra da 5.000 euro non è detto che tu riesca scriverci una canzone più bella di chi ne ha una che ne costa 50. Allo stesso modo, non è certo un paio di scarpe 'top' che ti fa vincere una gara". La vita di un artista è soprattutto ricerca interiore. "Ciò che conta veramente è quello che hai dentro, quel qualcosa che spesso ti porta ad andare controcorrente, ma che alla fine ti porta alla realizzazione di quello che cerchi", racconta.
Le prime canzoni Raffaele ha scritte quand'era ragazzino, con una passione che non sempre è stata compresa in famiglia ma che negli anni non si è mai affievolita, anzi. Tra un viaggio umanitario in Africa, il lavoro e una vita decisamente intensa anche nella sua città, la musica c'è sempre. "Sono passionale anche nell'approccio alle canzoni", racconta. "Scrivo di getto e registro in modo diretto, senza fronzoli. Fin da bambino scrivevo versi, poi ho preso la chitarra in mano ed ho iniziato a suonare, da autodidatta. Da allora non ho mai smesso".