Fraschini (Uilpa): “il presidio dei vigili del fuoco di San Ferdinando è off limits”
“Dallo scorso febbraio, periodo in cui siamo entrati in emergenza pandemia, questa organizzazione sindacale si è da subito battuta affinché l’amministrazione dei Vigili del Fuoco mettesse in campo tutte quelle azioni necessarie a tutelare la salute di tutti i lavoratori del comparto. Una lotta estenuante che ha dato i suoi frutti ed attraverso la quale siamo riusciti ad ottenere quegli accorgimenti e quelle tutele che, ad oggi, hanno permesso di tenere lontano il Virus da tutte le sedi della nostra provincia.”
Inizia così, Giuseppe Fraschini – segretario provinciale UILPA dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria – la sua “requisitoria” contro un grave problema affrontato in maniera superficiale da chi è preposto a tutelare i lavoratori.
“Nonostante il continuo pressing – prosegue Fraschini – oggi ci ritroviamo in una situazione a dir poco paradossale e lapalissiana, viste le direttive e le azioni intraprese da tutti gli organi istituzionali a tutela della cittadinanza, che non hanno però fatto breccia nell’amministrazione VF locale, in merito alle pericolose e pregiudizievoli carenze igienico sanitarie che si sono venute a creare presso il presidio VF di San Ferdinando, interessato da una copiosa fuoriuscita di reflui fognari che hanno invaso tutta l’area circostante. Ciò ha procurato un patito nocumento per il personale, - aggiunge - “obbligato” a convivere con una situazione che è in netto contrasto con le più elementari norme di igiene e sicurezza. Le lungaggini tecnico burocratiche che si prefigurano, inoltre, non permetteranno una risoluzione a breve termine delle criticità, necessarie a garantire la salubrità e la dignità dei lavoratori.”
“Per questo – conclude Fraschini – auspichiamo che la nostra amministrazione, immediatamente investita del problema, non si limiti solo ad una grossolana risposta di circostanza, ma provveda, nell’immediato, così come da noi richiesto, a trasferire l’attuale presidio presso la sede portuale di Gioia Tauro, fino alle cessate condizioni di emergenza.”