Covid, forum salute Pd: “Bocciatura per la gestione. Promossi i medici”
Bocciatura su tutta la linea per la gestione dell’emergenza sanitaria. Perché per Luciano Di Leone e per il Pd Cosenza “la pandemia ha rivelato un dato incontrovertibile: il fallimento della top managerialità, rivelatosi del tutto inadeguata e incapace di gestire l’emergenza, mentre è stata pienamente all’altezza della situazione la risposta a volte eroica del personale medico paramedico del servizio sanitario nazionale in genere che ha dato davvero tutto, anche la vita”.
È emerso nel corso del meeting del Forum Sanità della Federazione Pd di Cosenza, coordinato dallo stesso Di Leone, dal titolo “Riorganizzare la sanità in Calabria”. L’incontro si è svolto domenica 17 maggio in videoconferenza ed ha visto una platea molto ricca e qualificata di partecipanti e di interventi, a cominciare dal Commissario Marco Miccoli che ha concluso i lavori, i Consiglieri regionali Domenico Bevacqua (capogruppo del Pd a Palazzo Campanella) e Carlo Guccione; il sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere e il suo omologo Giuseppe Belcastro di San Giovanni in Fiore; il Presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza Eugenio Corcioni; il responsabile del reparto di Terapia intensiva di Chirurgia pediatrica dell’ospedale civile di Cosenza Rodolfo Gualtieri.
Sono inoltre intervenuti, nell’ordine, Emanuela Gigliotti in rappresentanza dell’associazione di volontariato “Bambi” che da oltre un decennio è impegnata in attività di supporto e sostegno ai bambini ricoverati presso la struttura ospedaliera che, per esigenze connesse con l’emergenza Covid-19, può soltanto utilizzare le applicazioni tecnologiche a distanza per continuare a stare vicino ai bambini; la consigliera comunale di Acri Franca Sposato, che ha portato al centro dell’attenzione il problema delle aree disagiate e le loro strutture depotenziate; di strutture private e del necessario equilibrio di funzionamento e ruoli ha parlato, infine, Pina Cavallo Dingianna.
Tutti i relatori hanno sottolineato la necessità di procedere ad una seria e radicale riorganizzazione del sistema sanitario su base nazionale partendo dalla revisione del Titolo V della Costituzione, per ridare organicità ad un impianto che sappia nel contempo ricostruire la rete della sanità territoriale secondo un modello orizzontale che abbia la capacità di innescare un proficuo rapporto di collaborazione con i sindaci, ripristinando i tradizionali presidi sanitari comunali e superando l’attuale dannosa tendenza all’ospedalocentrismo.
Nello specifico del caso Calabria, Domenico Bevacqua e Carlo Guccione hanno chiesto con forza che venga finalmente superato il commissariamento, simbolo stesso del fallimento del regionalismo in sanità, denunciando la “schizofrenia del sistema di comando regionale” nella gestione dell’emergenza che ha evidenziato ancora di più la degenerazione della sanità calabrese.
Nelle sue conclusioni il commissario della Federazione Pd Marco Miccoli ha innanzitutto sottolineato l’importanza dell’iniziativa politica dei forum tematici che si rivelano un fondamentale strumento di ascolto e di confronto di idee e proposte, irrinunciabile nella vita di una forza democratica e riformista quale il Pd vuole essere. L’emergenza Covid-19 ci ha insegnato che ormai è tempo di superare il paradigma del privato e della gestione aziendalistica, ridisegnando un nuovo sistema sanitario nazionale come, del resto, si sta già facendo con l’Alitalia.
In merito al passaggio alla cosiddetta Fase 2 Miccoli ha affermato che ancora il rischio è molto alto e bisogna mantenere un atteggiamento di grande attenzione e cautela senza dare nulla per scontato. È un dovere e una responsabilità assoluta e anche un modo per rispettare la memoria delle migliaia di vittime della pandemia. Non si può e non si deve ritornare a prima del corona virus e non bisogna neanche smontare quello che è stato fatto durante l’emergenza, anzi vanno completati quegli interventi di potenziamento di strutture di prevenzione sollecitando governatori come la Santelli a fare di più.
Contemporaneamente, ha concluso il commissario della Federazione Pd, bisogna portare avanti una riflessione seria su quanto è successo adottando strategie e scelte di governo ispirate ad un riformismo autentico che può essere veramente efficace se parte dal basso.