Il Covid non ferma la formazione universitaria: all’UMG si parla di armi da fuoco e bianche
Per il terzo anno consecutivo, si è tenuto, presso L’università Magna Graecia di Catanzaro, un corso formativo, quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 in videoconferenza, sulle armi da fuoco ed armi bianche per gli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia nel corso di “Medicina Legale” e per le “Scuole di Specializzazione dell’Ateneo”.
Il corso, fortemente voluto dalla professoressa Isabella Aquila e dal Prof. Pietrantonio Ricci, è stato tenuto dal dott. Massimo Musardo, consulente balistico, direttore ed istruttore di tiro del Tiro a Segno Nazionale e dal sig. Massimo Lupo anch’esso consulente balistico, direttore ed istruttore di Tiro del CSEN e del Tiro a Segno Nazionale, i quali hanno più volte coadiuvato la professoressa Aquila nell’attività professionale giudiziaria.
Esso nasce con lo scopo di fornire una panoramica dei campi di applicazione della balistica alla medicina legale, con particolari accorgimenti tecnici.
Durante la presentazione si è delineato un percorso esplicativo passando dalla definizione di arma ai riferimenti normativi, dai cenni di balistica al sopralluogo giudiziario ed al compito del medico legale.
L’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, è uno dei pochi Atenei Italiani che ha permesso, durante i corsi svolti, grazie al contributo dei docenti della Medicina Legale, l’utilizzo ai fini dimostrativi, di alcuni manufatti in armi (ovviamente con le dovute accortezze da parte dei relatori-rimozione degli otturatori in modo da renderli inefficienti) nelle aule Universitarie, dimostrando ai futuri medici i rischi che conseguono dal non corretto utilizzo delle armi e gli effetti sull’organismo che ne derivano.