Mascherine tricolori l’atto IV va in scena a Lamezia Terme
Sono tornate ieri in piazza a Lamezia Terme - per il quarto sabato di fila - le Mascherine tricolori. L’iniziativa si è mossa contemporaneamente da Nord a Sud in decine di città italiane.
“Siamo cittadini, commercianti, imprenditori, lavoratori, genitori. Siamo il popolo e non possiamo più stare in silenzio. Dopo quasi tre mesi dall’inizio del lockdown ci sono milioni di persone che ancora non hanno visto un euro: cassa integrazione che non arriva, bonus in ritardo, finanziamenti che le banche non erogano e soldi a fondo perduto per ora solo sulla carta”, affermano i militanti lametini.
Nei tre sabati precedenti le manifestazioni non sono state preavvisate, in quanto il diritto costituzionale a manifestare era di fatto sospeso. Nel nuovo Dpcm si “concede” la possibilità di manifestare in forma statica e rispettando le norme anti assembramento. Per questo per il “quarto atto” delle Mascherine tricolori le manifestazioni sono autorizzate e annunciate già nei giorni precedenti sulle varie pagine Facebook locali.
“Qui non si vedono rilanci ma solo ritardi. Questo governo deve andare a casa e la parola deve tornare al popolo”. Proseguono i manifestanti, che aggiungono: “Siamo stufi di ascoltare false promesse, “potenze di fuoco” che restano solo sulla carta. Per questo vogliamo essere un megafono per tutti gli italiani che si riconoscono nel tricolore, a prescindere dall’appartenenza politica”.
“Le Mascherine tricolori sono un movimento apartitico,-precisano- composto da quegli italiani che non accettano di abbassare la testa, di rimanere a guardare mentre la nostra nazione viene distrutta, di rimanere in silenzio di fronte alla catastrofe economica che stiamo vivendo, ai milioni di disoccupati che da qui a breve si troveranno senza un futuro. E’ il momento di agire”.