Incendi. Vietata a Saracena la combustione di sterpaglie: sanzioni fino a 500 euro
Ripulire da rovi, sterpaglie, materiale secco di qualsiasi natura ed altri rifiuti infiammabili tutti i terreni ricadenti a ridosso del perimetro del centro abitato, quelli nei pressi di fabbricati rurali e/o confinanti con strade comunali e vicinali di uso pubblico. E' l'ordine impartito dal Sindaco, Renzo Russo, ai proprietari o detentori di appezzamenti di terra che entro il 15 giugno dovranno mettersi in regola per evitare le sanzioni dell'ordinanza n°73 del 20 maggio scorso voluta dal primo cittadino di Saracena per prevenire gli incendi in periodo estivo.
Secondo le regole stabilite dall'ordinanza sindacale i proprietari o detentori dei terreni dovranno creare una fascia di protezioni di almeno 10 metri lineari dai fabbricati posti sui terreni, creare una fascia idonea tagliafuoco e provvedere alla pulizia dei rovi o sterpaglie che invadono la sede stradale se i terreni sono confinanti con strade di interesse comunale.
Stessa indicazione è stata data per la pulizia e manutenzione delle aree verdi di tutti gli immobili, anche quelli disabitati, delle aree comuni di condomini, cantieri edili ed opifici, così come è raccomandato di mantenere sgombra e priva di vegetazione circostante per un raggio non inferiore ai 5 metri ai proprietari di impianti esterni di Gpl e gasolio.
Nel periodo compreso tra il 15 giugno ed il 30 settembre, inoltre, l'ordinanza vieta di accendere fuochi, anche per abbruciamento di stoppie e dei residui di lavorazione delle utilizzazioni boschive, così come è fatto divieto assoluto di usare apparecchi a fiamma o elettrici, forni, fornelli che producano scintille ed altre attrezzature a motore all'interno di aree boscate. Sono vietate anche la manifestazioni pirotecniche nei luoghi in cui vi è presenza o vicinanza di materiale vegetale secco o altro materiale infiammabile che possa determinare inneschi o sviluppo di incendio.
Ai trasgressori verrà erogata una sanzione amministrativa che 25€ a 500€ oltre ad essere oggetto di denuncia all'autorità giudiziaria.