Abusivismo: sequestrata cava e tre escavatori a Martirano Lombardo
I Carabinieri della forestale di Nocera Terinese e di Lamezia Terme, hanno accertato, in località Case Pinnacchia del comune di Martirano, che una cava di inerti continuava ad essere regolarmente coltivata, nonostante la revoca di una precedente autorizzazione, interessando anche superfici soggette al vincolo paesaggistico-ambientale.
L’imprenditore, committente dei lavori e titolare dell’autorizzazione scaduta e revocata è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per distruzione e deturpamento di bellezze naturali e per la violazione della normativa in materia di cave ed urbanistico-edilizia.
In particolare i militari, avvalendosi anche di personale tecnico del comune di Martirano Lombardo, hanno riscontrato che la coltivazione della cava proseguiva nonostante l’emanazione di un provvedimento del comune di revoca di una precedente autorizzazione comunque scaduta di validità e, comunque, eseguiti in difformità della stessa autorizzazione già revocata.
I lavori inoltre hanno anche interessato delle superfici boscate, situate anche all’interno della fascia dei 150 metri dall’alveo del torrente Mentaro, entrambi contesti tutelati paesaggisticamente.
Dagli accertamenti, rilievi e misurazioni eseguite, successivamente anche elaborate con l’ausilio del SIM (Sistema informativo della montagna) è risultato che l’area interessata dalla cava e relativa area di deposito è di circa 33.000 mq, mentre è in corso di determinazione, l’ingente quantitativo di materiale inerte abusivamente prelevato.
Tutta l’area interessata dall'esercizio dell’attività di cava e i tre escavatori sono stati sottoposti a sequestro preventivo, regolarmente convalidato dall'Autorità Giudiziaria.