Violazione norme ambientali, sequestrato villaggio turistico
Un complesso turistico alberghiero ampliato senza alcuna autorizzazione, violando vincoli ambientali e paesaggistici. Sono questi i motivi che hanno spinto i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina e del Nucleo tutela patrimonio culturale a porre sotto sequestro un villaggio turistico in provincia di Catanzaro. I particolari dell'operazione saranno resi noti alle 10, nella sede del Comando provinciale dell'Arma, a Catanzaro, alla presenza del capitano Giovanni De Nuzzo e del capitano Raffaele Giovinazzo, rispettivamente comandanti della Compagnia e del Nucleo Tpc.
Il villaggio turistico interessato dal provvedimento si trova sulla fascia ionica catanzarese, nel territorio di competenza della Compagnia di Sellia Marina, al confine con la provincia di Crotone. Una struttura che esiste da tempo e che, negli ultimi mesi, e stata oggetto di alcune importanti ristrutturazioni, sembra però avere ottenuto le autorizzazioni necessarie.
h 13:03 | Realizzato negli anni Settanta, in un'area incontaminata della costa ionica, è cresciuto a dismisura. Oltre 80 appartamenti, due campi da tennis, l'anfiteatro, cucine, sala ristorante e molto altro ancora. Gran parte di questo, però, secondo gli inquirenti, è stato realizzato senza alcuna autorizzazione o, in alcuni casi, con permesso in sanatoria. Fino a raggiungere con alcune costruzioni la sabbia bianca del Mare Jonio. Per questo, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale e i colleghi della Compagnia di Sellia Marina hanno apposto i sigilli al Villaggio Nirvana Hotel club, situato nel territorio del comune di Belcastro, in provincia di Catanzaro, al confine con quella di Crotone. Le indagini, durate oltre un anno, hanno permesso di accertare che la struttura è stata realizzata, anno dopo anno, a meno di 300 metri dalla battigia, in una zona Sic (Sito di interesse comunitario, lambendo un territorio a rischio idrogeologico. Per questo, sono stati denunciati due componenti della società Gammatour sas, con sede in Emilia Romagna. Si tratta di P.C., 74 anni, e del figlio P.A., 31. L'attività investigativa è stata illustrata, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Catanzaro, dal maggiore Raffaele Giovinazzo, comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale, e dal capitano Giovanni De Nuzzo, comandante della Compagnia di Sellia Marina.
Grazie all'impiego dell'Ottavo Elinucleo di Vibo Valentia, i Carabinieri sono riusciti a riscontrare dall'alto alcune anomalie, evidenziando anche alcuni lavori in corso proprio durante il periodo dell'indagine che risale al 2011. Quindi, l'acquisizione di tutta la documentazione negli uffici comunali di Belcastro, fino al provvedimento di sequestro al termine delle indagini coordinate dal pm di Catanzaro, Gerardo Dominijanni, le cui tesi sono state accolte dal gip Assunta Maiore. Una tesi, quella dei militari dell'Arma, che ha retto anche davanti al tribunale del Riesame che ha convalidato il provvedimento. "Dopo questa prima fase di indagine - ha sottolineato il maggiore Giovinazzo - sarà avviata una seconda fase con la quale saranno accertati i presupposti in base ai quali sono stati rilasciati i vari permessi. Quella compiuta è un'attività a cui stiamo dando particolare attenzione, con l'obiettivo di tutelare il nostro paesaggio".