Coppia uccisa a Davoli: ex marito condannato all’ergastolo
Condannato all’ergastolo Giuseppe Gualtieri accusato di aver ucciso - nel dicembre 2018 -, in una tabaccheria del centro storico di Davoli, l’ex moglie Francesca Petrolini, 53 anni, e il suo nuovo compagno, Rocco Bava, di 43 anni (QUI).
Questa la pena decisa dal gup del Tribunale di Catanzaro Matteo Ferrante, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Chiara Bonfadini.
L’OMICIDIO
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Gualtieri - che si era separato legalmente dalla moglie da quasi un anno - accecato dalla gelosia, sarebbe entrato nella tabaccheria della ex, che in quel momento si trovava con il nuovo compagno, ed avrebbe fatto fuoco.
Numerosi i colpi di pistola esplosi all’indirizzo della coppia. La proprietaria dell’attività è morta sul colpo, mentre Bava poco dopo l’arrivo dei sanitari del 118.
L’uomo, residente a Simbario, in provincia di Vibo Valentia, pur ferito in varie parti del corpo, avrebbe tentato una fuga disperata ma è stato raggiunto dal killer all’esterno della tabaccheria.
I legali difensori attenderanno ora le motivazioni della sentenza per ricorrere in Appello.
L’ARRESTO
Dopo l’agguato - sotto la direzione della Procura della Repubblica del capoluogo, in particolare del Sostituto Chiara Bonfadini e coordinati del Procuratore Capo Nicola Gratteri e dall’Aggiunto Vincenzo Capomolla - sono subito partite le ricerche di Gualtieri, ritenuto sin da subito il primo indiziato.
Nella mattinata della vigilia di natale l’uomo è stato sorpreso nelle vicinanze dell’abitazione di un congiunto e sottoposto a fermo di indiziato di delitto con l’accusa di omicidio plurimo aggravato e porto d’armi illegale.
È stato proprio Gualtieri, difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino, a confessare il duplice delitto e ammettendo le sue responsabilità nel corso dell’interrogatorio di garanzia, e spiegando di non avere accettato la nuova relazione sentimentale della donna (QUI).
A distanza di nemmeno due anni dal fatto di sangue Gualtieri – giudicato con rito abbreviato – è stato quindi condannato al carcere a vita.