Sant’Eufemia d’Aspromonte, ricordato il maresciallo Azzolina

Reggio Calabria Attualità

È stato ricordato questa mattina a Sant’Eufemia d’Aspromonte il maresciallo capo Pasquale Azzolina, Medaglia di Bronzo al Valor Militare, è ucciso 24 anni fa.

Per rispettare le disposizioni anti covid non è stata organizzata la consueta cerimonia, ma l’Arma dei Carabinieri ha deciso di organizzare un momento di raccoglimento in memoria del commilitone che ha perso la vita nell’adempimento del proprio dovere. Così il comandante della Legione Carabinieri Calabria, Andrea Paterna, con il comandante del Gruppo di Gioia Tauro, Andrea Milani, hanno deposto alle 10:30, sulla lapide di località Ponte Crasta di Sant’Eufemia, una corona di alloro, in segno di ricordo dell’eccidio del militare avvenuto il 17 giungo 1996.

Il 17 giugno 1996, alle 23 circa, il militare di servizio alla caserma di Sant’Eufemia si era trattenuto in ufficio per compilare alcuni atti, e ha quindi preso una telefonata anonima che segnalava in località “Ponte Crasta” la presenza di individui sospetti nei pressi di una moto-ape. Il militare è stato accompagnato dal maresciallo Azzolina, e una volta arrivati in località “Ponte Crasta”, i militari hanno notato due giovani fratelli del luogo, da loro conosciuti, intenti a smontare pezzi del motore della moto ape, abbandonata a seguito di sinistro stradale il giorno precedente.

Alla vista dei carabinieri i due fratelli hanno nascosto alcuni attrezzi all’interno della propria autovettura parcheggiata poco distante. Nel procedere al controllo dei due giovani, Azzolina, che ben li conosceva sin da ragazzi, ha trovato pezzi di motore all’interno dell’autovettura, per cui ha inviato i due fratelli a seguirlo in caserma e a salire a bordo dell’automezzo militare. L’invito del sottufficiale è stato accolto dal fratello minore, mentre ha scatenato la reazione di quello maggiore, che ha estratto una pistola beretta calibro 7.65, esplodendo a distanza ravvicinata alcuni colpi contro il maresciallo.

Azzolina ha estratto la pistola d’ordinanza, ma, prima di poter far fuoco, è stato raggiunto da un altro colpo, che lo ha fatto cadere esanime. I due malfattori sono scappati a bordo dell’autovettura di proprietà e nelle ore successive al delitto sono stati arrestati, grazie anche all’apporto del vice brigadiere Salvatore Coltello che era insieme al maresciallo ed è rimasto ferito.

Il maresciallo capo Azzolina è stato insignito dell’onorificenza della medaglia di bronzo al valor militare “alla memoria”, con le seguenti motivazioni: “Comandante di stazione distaccata in territorio caratterizzato da alto indice di criminalità, veniva fatto segno, unitamente a militare dipendente, ad improvvisa e violenta azione di fuoco da parte di due malviventi sorpresi in flagranza di furto. Benché colpito in più parti del corpo, con elevato coraggio e grande determinazione, tentava di reagire con l’arma in dotazione, ma colpito ancora una volta in parti vitali, si accasciava esanime al suolo. Fulgido esempio di alto senso del dovere ed elevate virtù militari, spinte fino all’estremo sacrificio”.