Avvistamento incendi: Parco Nazionale della Sila affida il servizio ai volontari
Il Parco Nazionale della Sila ha sottoscritto un protocollo con le associazioni di volontariato di Protezione Civile che hanno partecipato alla manifestazione d’interesse per l’attività di avvistamento di antincendio e di vigilanza ambientale con postazioni fisse e con pattugliamento all’interno del territorio dell’Ente Parco.
L’utilizzo dei volontari, è previsto nel periodo estivo che va dall’01 luglio, al 30 settembre 2020. Questa collaborazione ormai decennale rappresenta la volontà del Parco Nazionale della Sila di collaborare sinergicamente con chi la montagna la conosce e la vive quotidianamente. 10 le associazioni che hanno firmato l’accordo: Le Aquile – Corigliano-Rossano (CS), VAS – Castrolibero (CS), Protezione Civile Acri (CS), LIPU San Giovanni in Fiore (CS), Lipambiente Bocchigliero (CS), WWF Crotone (KR), Protezione Civile – Savelli (KR), Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione Catanzaro Lido (CZ), Protezione Civile Mesoraca (KR) e E.R.A. – ODV - Corigliano-Rossano (CS).
I volontari che verranno impiegati nel periodo di pattugliamento saranno oltre 150, con dei turni e copriranno il territorio protetto suddiviso in dieci zone, sotto le direttive dei responsabili dell’Ente Parco con il coordinamento della locale Caserma del Reparto Carabinieri Forestali Parco.
Nel corso dell’incontro svoltosi in Lorica, presso la sede legale del Parco, il presidente, Francesco Curcio ha salutato e ringraziato per la disponibilità quelle associazioni di volontariato che ogni anno riconfermano la loro presenza e quelle che per la prima volta si apprestano a compiere il servizio richiesto. Inoltre, verrà avviato un percorso, che rientra sempre nell’azione di prevenzione contro gli incendi boschivi, con l’associazione regionale che si occupa dell’assistenza e del controllo delle aziende zootecniche calabresi (A.R.A. Calabria), con l’obiettivo di coinvolgere gli allevatori che si trovano sull’Altopiano Silano per la transumanza e fare diventare anche loro “custodi” del Parco Nazionale della Sila