Sel Reggio: in Calabria 200 mila precari della scuola

Reggio Calabria Attualità

La difficile situazione del comparto scuola impone una riflessione. Carmelo Modafferi responsabile provinciale del settore scuola Sinistra Ecologia e Libertà e il Segretario Provinciale di SEL Giovanni Nucera invitano i cittadini a ponderare bene le proprie scelte elettorali e “non dare fiducia a chi sta togliendo le speranze di un futuro diverso per la Calabria”. Nei giorni scorsi Modafferi e Nucera hanno tenuto un incontro con il gruppo dirigenziale per esaminare la situazione economica e politica in città e in provincia. Secondo il responsabile per la scuola di SEL, le azioni poste in essere dal Ministero della Pubblica Istruzione non fanno altro che incentivare ancora di più la crisi del settore e aumentare le difficoltà.

Solo in Calabria i precari tra docenti e personale Ata sono circa 200 mila. Molti di loro hanno alle spalle 7-8 anni di insegnamento e hanno svolto incarichi annuali.

“Ciò nonostante – scrivono i rappresentanti Sel - secondo “voci” ministeriali saranno immessi a ruolo solo 30 mila, lo stesso numero di coloro che si prevede andranno in pensione. La speranza per molti dopo anni di precariato era di ottenere il giusto riconoscimento. Si stimava infatti che le immissioni a ruolo potessero essere almeno 100 mila. Al contrario il Governo – continuano Modafferi e Nucera - adottando la politica del taglio dei costi ha ulteriormente aumentato l’esercito dei precari. A ciò bisogna aggiungere il blocco del contratto scuola e il congelamento per due anni degli scatti di anzianità. Il Presidente Berlusconi aveva promesso di non mettere mano ai portafogli dei lavoratori. Di contro però le disposizioni previste andranno a colpire economicamente solo i dipendenti e inoltre aumenteranno la pressione fiscale con l’introduzione di altre tasse. Il recente Decreto Milleproroghe – proseguono - approvato in Parlamento prevede tra le sua disposizioni anche lo slittamento di un anno dell’aggiornamento delle graduatorie permanenti. Questo comporta ulteriori disagi per i docenti ed il personale che deve spostarsi da una provincia all’altra. Per non parlare poi dei concorsi pubblici che potrebbero rappresentare una speranza per i tanti giovani in cerca di lavoro. Il Ministero da tempo non indice un concorso per dirigenti scolastici pur essendoci una carenza nell’organico o un concorso per direttore dei servizi generali amministrativi entrambi bloccati. Gli istituti scolastici sono costretti quotidianamente a fare i conti con la mancanza di personale. Spesso infatti a causa dei fondi non stanziati, le scuole non sono nelle condizioni di poter effettuare una sostituzione del personale per supplenza.”

“Ciò naturalmente a discapito della qualità del servizio svolto. La cultura è alla base di ogni civiltà. Se il Governo Nazionale continua ad operare con tagli indiscriminati che invece di valorizzare il settore lo penalizzano – concludono Modafferi e Nucera - bisogna chiedersi quale futuro attende le nuove generazioni che nella scuola devono trovare un punto di riferimenti un luogo dove formarsi”.