Impianti sportivi: i componenti del C.I.S. protestano davanti alla Cittadella per la riapertura

Catanzaro Sport

I componenti del C.I.S. “Comitato Gestori dei Centri Sportivi” - che raccoglie al suo interno gestori di impianti sportivi di ogni tipo della Regione Calabria - hanno indetto per domani, 3 luglio, dalle ore 9 alle ore 11, una manifestazione che si svolgerà presso la Cittadella Regionale di Catanzaro, per richiedere la riapertura degli impianti sportivi per sport da contatto (calcio a 5, calcio a 7, calcio a 8, calcio a 11, pallacanestro, pallavolo, eccetera).

L’ESPOSTO DEI COMPONENTI DEL C.I.S. “COMITATO GESTORI DEI CENTRI SPORTIVI”

In data 25 giugno avevamo inviato una lettera al Presidente Jole Santelli all’interno della quale chiedevamo uno slancio di coraggio, lo stesso che aveva contraddistinto, con rara lungimiranza e contro il parere di molti, il suo operato in materia di ordinanze di riapertura dopo l’evento COVID19.

Ad oggi però, coraggio e intraprendenza sono mancati, mentre sono incredibilmente venute a sostegno della Lombardia la quale, come tutti tristemente sappiamo, è stata la regione italiana maggiormente colpita dal COVID19, ma ciononostante il 10 luglio riaprirà i centri sportivi!

Non solo Lombardia, infatti ad oggi Sicilia, Puglia, Abruzzo, Liguria e Veneto hanno già aperto i centri sportivi.

Non volendo dilungarci ulteriormente su molte considerazioni che ci sarebbero da fare, dobbiamo però aggiungere qualche spunto di ragionamento che è opportuno evidenziare: non è e non può essere una partita di calcetto o basket a creare pericoli di contagio relativi al COVID19, quando in ogni parte della Regione, in ogni Comune, ed in ogni settore già aperto si formano assembramenti di ogni tipo che magicamente non creano pericolo. In discoteca il virus smette di esistere, nelle partite a beach volley in spiaggia il virus si scioglie al sole, nei parchi pubblici comunali dove ogni giorno si gioca a calcio e basket (senza nessuna regola da rispettare) il virus si estingue...

Come è possibile assistere ogni giorno alla pubblicazione sui social network di foto e video di ogni tipo relativi alla movida estiva, con assembramenti che farebbero invidia ad un concerto di Vasco Rossi e sostenere che il pericolo di contagio possa provenire da una partita di calcetto resta per noi un mistero…

Consideriamo anche le cene estive che ogni giorno si svolgono a casa tra amici o parenti che a loro volta nei giorni successivi vengono a contatto, per lavoro o per svago, con una moltitudine di persone le quali prodigiosamente non contraggono alcun virus…

Insomma, visto il trattamento riservatoci, sembra che il problema COVID19 sia cagionato dal nostro e solo dal nostro settore.

In ultimo una riapertura dei centri sportivi garantirebbe una serie di tutele agli avventori a contrasto del virus, cosa che nei parchi comunali, nelle spiagge e nelle piazze dove ogni giorno si disputano partite, non vengono attuate, come ad esempio: igienizzazione dei palloni di giuoco ad ogni partita, rilevamento della temperatura corporea attraverso idonei strumenti, presenza di dispencer con obbligo di igienizzare le mani, mantenimento di un registro dei nominativi relativo agli accessi nel centro, eccetera.

Nonostante le brevi considerazioni suesposte, ad oggi i Centri Sportivi calabresi restano tristemente chiusi da quattro mesi e molti di essi SE NON RIAPRIRANNO ORA, sgretolati dalla crisi economica NON RIAPRIRANNO PIU’. Per questo è indetta la manifestazione.”


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