Depurazione Bova, Ferrara (m5s): troppi ritardi, non può rimanere senza impianto
«L’agglomerato di Bova Marina non può più rimanere senza un impianto depurativo funzionante». L’eurodeputata Laura Ferrara investe la Commissione europea dell’annosa vicenda relativa ai ritardi nella realizzazione del nuovo impianto depurativo di Bova Marina.
«Le infinite lentezze burocratiche e progettuali hanno negato fino ad oggi al territorio di Bova Marina il nuovo impianto di depurazione. Stiamo parlando – ricorda la Ferrara - di ritardi procedurali che risalgono addirittura al Por 2000-2006. Se, dunque, in un primo momento l’opera doveva essere realizzata con finanziamenti a valere su questi fondi europei per un importo complessivo di € 3.754.147 i soliti ritardi ed un’azione giudiziaria ne hanno comportato la perdita. Vista l’importanza del progetto in termini di salvaguardia ambientale del territorio e di tutela della salute dei cittadini, al suddetto intervento fu data comunque copertura finanziaria tramite le economie del FSC 2000/2006 per un importo rimodulato pari a € 4.212.912».
«Ma la priorità della salvaguardia della salute deve essere caduta nel dimenticatoio della politica locale – commenta amareggiata l’eurodeputata – perché ad oggi il nuovo impianto rimane solo sulla carta».
«Con queste premesse ho interrogato la Commissione europea. La persistente mancanza di un sistema depurativo funzionante nell’agglomerato di Bova Marina può comportare un grave ed irreparabile pregiudizio per la salute dei cittadini e per la tutela dell’ambiente. Ho chiesto inoltre alle Istituzioni europee di sollecitare gli enti territoriali competenti ad accelerare l’iter di realizzazione del nuovo impianto depurativo» conclude l’europarlamentare.