Compleanno Wwf, 54 anni nel nome della difesa dell’ambiente
Si festeggia oggi, domenica 5 luglio, il compleanno del WWF. L’associazione, fondata in Italia nel 1966 da Fulco Pratesi e altri pionieri compie 54 anni, spesi per difendere e promuovere il capitale naturale italiano. E in particolare le sue Oasi che dall’anno della fondazione sono diventate più di 100. E non solo, perché dal 1966 l’associazione riesce inoltre a proteggere 78 siti di Natura 2000. Per un totale di oltre 150mila visite annuali.
Questi angoli di natura protetta non sono solo rifugi sicuri per tante specie a rischio come orsi, lupi, lontre e fenicotteri, farfalle e cavalieri d’Italia, ma anche presidi per difesa della nostra salute e del nostro benessere. Fenomeno che si è verificato anche in Calabria dove, grazie all'istituzione dell'Oasi del Lago dell'Angitola, il WWF è riuscito a proteggere dalla speculazione edilizia e dalla caccia circa 900 ettari di natura.
La natura conservata nella Oasi contribuisce ricaricare le falde di acqua dolce, accogliere specie fondamentali per l’agricoltura, proteggere il territorio dal rischio di piene ed esondazioni, fornire ossigeno e assorbire anidride carbonica, custodire specie rare e importanti per l’Italia e per tutta la comunità europea, creando occupazione sostenibile e motivata.
Foreste e acque dolci sono gli ambienti maggiormente rappresentati nel mosaico di habitat protetti sotto il segno del panda, ambienti che garantiscono acqua, cibo, sicurezza idrogeologica e assorbimento di CO2, garantendo al contempo casa e rifugio per molte specie di animali uniche e in via di estinzione.
Le Oasi sono anche sede di produzioni biologiche e di qualità, che preservano la biodiversità e in particolare gli insetti impollinatori, oggi sempre più a rischio a causa del massiccio uso della chimica in agricoltura. Le Oasi del WWF sono un vero e proprio capitale naturale, visitate ogni anno da migliaia di famiglie: prepariamo in questo modo una generazione di futuri adulti amanti della natura e attenti alla biodiversità. Senza dimenticare che l’esperienza in natura, il contatto con la sua bellezza contribuisce al nostro benessere psico-fisico in maniera tangibile e concreta.