Rifiuti, i meetup calabresi: “Basta con l’emergenza, necessarie soluzioni vere”
“La Calabria e i calabresi necessitano di risposte, di soluzioni e non di inutili scuse. Le scuse non bastano e non servono più, occorre operare velocemente, il tempo stringe e ci domandiamo cosa accadrà dopo il 10 luglio. Che soluzioni e che strategie saranno messe in campo per questa terra bellissima ma totalmente allo sbando? Dove sono le risposte che i calabresi attendono da 2 decenni?”.
Sono le domande che si pongono gli attivisti dei Meetup Congiunti della Calabria: Meetup Reggio 5 Stelle, Meetup Magna Grecia 5 Stelle, Meetup Palmi, Meetup Istmo 5 Stelle – Girifalco, Meetup Catanzaro, Meetup Squillace, Attivisti 5 Stelle Soverato, Meetup Vibonesi in Movimento.
Si riferiscono all’emergenza rifiuti che sta vivendo la regione e che si “ripresenta puntuale come la metastasi di un cancro che non si riesce a sconfiggere mai perché la cura in realtà è un palliativo. Sono ormai diversi decenni che i calabresi, ed i reggini in particolar modo, sono costretti ciclicamente a convivere con degrado, sporcizia, tonnellate di rifiuti sparsi per tutto il territorio cittadino, dalle periferie al centro storico senza distinzione alcuna e senza che la politica, di qualunque schieramento politico, sia riuscita mai a trovare soluzioni funzionali, innovative e soprattutto definitive nel lungo periodo per mettere la parola “fine” allo scempio che puntualmente si abbatte sui cittadini”.
Si riferiscono poi al periodo di circa 20 anni che “non ha per nulla cambiato lo scenario ambientale calabrese, relegando questa regione sempre a fanalino di coda per quanto concerne la qualità della vita e dei servizi minimi e soprattutto del riciclo del rifiuto visto come risorsa e non come pura incombenza da scaricare sui soli cittadini”.
Ecco perché gli attivisti si chiedono “dove siano le linee programmatiche di chi ci governa, dove siano i piani strutturali ambientali, dove siano le alternative a discariche (private) e termovalorizzatori e soprattutto perché decretare la chiusura di impianti regionali a favore di quelli privati che, non solo hanno rappresentato un costo altissimo per i contribuenti ma anche un totale disastro ambientale oltre che economico per tutti i comuni”.
Affermano poi di aver chiesto al nuovo assessore regionale all’Ambiente De Caprio “cosa intendesse fare e come intendesse riorganizzare e risolvere l’annosa questione dei rifiuti in Calabria, abbiamo più e più volte presentato le nostre proposte, ciò che faceva parte del programma regionale delle trascorse elezioni, abbiamo fornito linee guida, progetti e proposte diverse al fine di dare un serio input a una questione che non può più trovare soluzioni “tampone” sul breve periodo, ma costruttive e risolutive”.
Tra queste gli attivisti parlano della “strategia dei “rifiuti zero” con una raccolta differenziata che dia anche sgravi fiscali al contribuente virtuoso, che veda serie campagne di sensibilizzazione sull’importanza della riduzione del rifiuto finale e del conferimento in discarica non superiore all’8% dei rifiuti totali prodotti. La creazione di piattaforme impiantistiche di prossimità per il recupero e la valorizzazione di materiali come carta, vetro, plastica con strutture ad hoc per la lavorazione di queste materie prime che poi potranno essere rimesse in commercio per gli usi più diversi e dare un’ulteriore spinta anche al settore occupazionale”.
Chiedono poi l’attivazione di “un protocollo “Calabria plastic-free” che incentivi l’uso di prodotti biodegradabili anche prodotti localmente, per dare nuovo impulso alle piccole realtà commerciali calabresi ed infine favorire il compostaggio sia attraverso sgravi fiscali sia attraverso l’educazione ambientale scolastica”.
Chiedono quindi lo stop “discariche strapiene, basta eco-distretti invasivi e in luoghi sbagliati, basta riciclo e riuso inesistenti e basta ordinanze regionali illegittime, basta aggravi sui Comuni e soprattutto basta a risorse pubbliche dilapidate senza produrre eppure un solo risultato e senza aver mai risolto un solo problema”.