Regione, ex dirigente anticorruzione condannata a tre anni di reclusione

Catanzaro Cronaca

Tre anni e un mese di reclusione per Maria Gabriella Rizzo, ex responsabile per la Trasparenza e la Prevenzione della corruzione della Regione Calabria.

È la decisione del Gup di Catanzaro, Paola Ciriaco, nel processo con rito abbreviato in cui la donna era imputata per corruzione.

Secondo l’accusa si sarebbe prodigata per accontentare e favorire Laura Miceli, imprenditrice nel settore turistico del Vibonese, in merito a dei bandi emanati dalla Regione.

Il 9 ottobre del 2018 la Rizzo venne arrestata e finì ai domiciliari (QUI) nell’ambito dell’operazione denominata “È dovere” (QUI), una inchiesta della Procura di Catanzaro e condotta dal comando Provinciale delle Guardia di finanza di Catanzaro e coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dal sostituto Graziella Viscomi.

Proprio Viscomi aveva chiesto la condanna dell'imputata a 4 anni di reclusione per i fatti contestati all’ex dirigente pubblico e che risalgono al secondo semestre del 2016.