Urbi Calabria su sicurezza del territorio
Altri morti, altri danni, altre emergenze dovute a perturbazioni sicuramente non particolarmente eccezionali!
A noi, Consorzi di Bonifica, che fare e che dire?
Parto subito dalla proposta chiara e sempre la stessa:
Chiediamo con forza una verifica immediata dei soldi disponibili nei settori interessati alla sicurezza del territorio.
Chiediamo alla Regione di fare chiarezza, una volta per tutte, sui fondi effettivamente ed immediatamente disponibili.
Si convochi lo strumento che c'è ed è rappresentativo ed autorevole: l'Autorità di Bacino.
Si decida lì come e chi spende le risorse ed i tempi certi per la realizzazione degli interventi prioritari!
Questa era la sostanza delle nostre proposte alla Giunta Loiero negli incontri del post alluvione del 2009, dopo gli annunci relativi ai famosi 900 milioni di interventi dove abbiamo consegnato schede con progetti immediatamente cantierabili puntualmente ignorati, e che abbiamo riproposto con un'appello/denuncia, il 4 marzo dello scorso anno, in piena campagna elettorale; questa era la proposta che abbiamo lanciato in documenti, lettere, incontri alla neonata Giunta Scopelliti e che abbiamo riproposto in un'altro appello/denuncia, del 4 Novembre scorso, puntualmente ignorato anche allora, con tanto di firme di Accordi di Programma al Ministero dell'Ambiente che prevedono interventi a pioggia proseguendo con finanziamenti di iniziative di acquisto di tendopoli e strumenti di pronto intervento e addirittura con il depotenziamento dell'Autorità di Bacino con un massiccio esodo del personale.
Sul che fare mi autorispondo che i Consorzi di Bonifica continueranno a pulire centinaia di chilometri di canali e fossi di colo che eviteranno solo parte dei danni, continueranno ad avvalersi della preziosissima collaborazione di parte degli operai idraulico forestali facendo i salti mortali per evitare gestioni folli, continueranno a dare l'acqua alle imprese agricole “strozzate” da riparazioni e ripristini che fatichiamo sempre più a tamponare e, soprattutto, continueremo a collaborare, con migliaia di interventi attuati in economia, con i Comuni che attendono risposte strutturali come l'araba fenice.
Sul che dire, oltre alla proposta che riformuliamo con disperata forza, è molto più semplice porsi una domanda: chi è veramente disponibile a rinunciare a piccole e/o grandi fette di potere diretto per il bene della Calabria??? Pongo questo quesito/sfida, innanzitutto, a quegli Assessorati regionali che hanno in bilancio spese relative alla sicurezza del territorio (e non sono pochi), ma la pongo, soprattutto, al Presidente Scopelliti ed all'Assessore al Bilancio Mancini perchè ci si renda conto tutti che, per quanto contenute da un quadro di depressione economica, continuano ad essere spese risorse (a partire da quelle relative al disarmato esercito di forestali) in maniera sparsa e confusa, senza alcuna strategia e, spesso, senza reali benefici concreti per un territorio che è l'unica vera risorsa di questa regione.
Non è più possibile rincorrerci su passate responsabilità che tutti abbiamo, né tanto meno è più possibile aprire e/o proseguire polemiche fini a se stesse.
È ora di dimostrare con atti concreti quanto abbiamo voglia di stare tutti, e tutti assieme, dalla parte del bene della Calabria, della sicurezza dei cittadini che la abitano, delle aziende che si affannano a produrre economia.