Regione. “Il futuro è Calabria”, grande partecipazione alla prima giornata dell’evento
È servito per recepire i punti di vista, le sensazioni e le proposte dei diversi attori della rappresentanza della regione nell’ambito dell’avvio della nuova programmazione comunitaria la prima giornata dell’evento “Il futuro è Calabria”.
Nella sede della Cittadella regionale gli amministratori locali, i consiglieri regionali, i parlamentari della Calabria si sono incontrati e hanno discusso nel corso di due distinti tavoli: il primo con consiglieri regionali e parlamentari, con i capigruppo della Lega, del Partito Democratico e di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, consiglieri Tilde Minasi, Domenico Bevacqua e Filippo Pietropaolo; il secondo con le rappresentanze territoriali rappresentate dal presidente dell’UPI Calabria Sergio Abramo, dal sindaco della città di Cosenza Mario Occhiuto, dal sindaco della città di Ardore Giuseppe Campisi, dal presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci e dal presidente di Federparchi Domenico Pappaterra.
I tavoli sono stati coordinati dai giornalisti Salvatore Audia e Francesca Lagoteta. Durante le tavole rotonde sono emersi numerosi spunti programmatici e significative proposte operative che sono state portate a sintesi durante l’intervento conclusivo del presidente della Giunta Regionale Jole Santelli, stimolata dalle domande della giornalista Cecilia Primerano.
Il presidente Santelli, nel concludere i lavori, non ha voluto riaffermare la sua posizione: “Non credo che esista un metodo diverso da questo che proponiamo per programmare la Calabria dei Calabresi. Oggi è stato un pomeriggio di arricchimento del quale era veramente complicato fare sintesi, data la quantità e qualità degli stimoli e delle suggestioni. Tuttavia il governo regionale, la Giunta regionale, deve prima ascoltare. Lo deve fare senza preconcetti e senza idee surrettizie. Chiaro che poi il programma andrà scritto, ed ogni programma che si rispetti deve avere una filo conduttore unitario e tante linee di intervento per centrare e seguire quel filo.
Oggi si terranno altri tavoli partenariali, in cui i protagonisti saranno la Calabria che produce, quella sociale, quella della ricerca e delle buone prassi. Poi si terrà una sintesi unitaria che segnerà l’avvio della nuova programmazione 20121-2027. Una cosa ancora la voglio dire: dobbiamo intenderci che fare programmazione significa, essenzialmente, dire tanti no. Se dovessimo pensare ancora che programmare possa significare dire SI a tutto, beh allora non serve fare la programmazione, torniamo agli schemi che abbiamo già osservato e che hanno prodotto il nulla. Il metodo è quello di sentire tutti ma, infine, fare scelte. Chiare, puntuali ed efficaci”.
“Territori ed identità tra aggregazione e sviluppo” è stato il tema della seconda tavola rotonda dell’evento, il confronto tecnico-operativo con cui si è alzato ufficialmente il sipario sul nuovo ciclo di programmazione delle risorse comunitarie. All’incontro, moderato dalla giornalista Francesca Lagoteta, sono intervenuti Sergio Abramo (Presidente UPI), Mario Occhiuto (sindaco di Cosenza), Mimmo Pappaterra (Federparchi), Giuseppe Campisi (sindaco di Ardore) e Franco Iacucci (Presidente della Provincia di Cosenza).
Tutti gli interventi sono stati incentrati sul ruolo che i territori calabresi devono recitare nella prossima programmazione comunitaria. Di “grande opportunità”, ha parlato il sindaco di Catanzaro Abramo che ha anche puntato l’attenzione sull’esigenza di unità e di chiarezza sulle cose da realizzare.
“Abbiamo bisogno di fare un progetto importante per la nostra regione e per i nostri figli – ha detto – ma per farlo occorre un innalzamento della professionalizzazione tecnica nelle amministrazioni. I primi sei mesi sono i più importanti, c’è da lavorare bene, affrontando i grandi temi”.
Secondo il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto “sono in corso nuovi processi nel mondo dell’economia che stanno mutando radicalmente gli scenari. Innovazione, digitalizzazione, green economy e soprattutto il nostro capitale umano sono i temi che non possono mancare nella nuova visione dello sviluppo calabrese e quindi nella programmazione comunitaria dei prossimi sette anni”.
“Anche il mondo dei parchi accetta la sfida del nuovo ciclo di investimenti”, ha invece dichiarato Domenico Pappaterra, presidente di Federparchi. “La Calabria – ha aggiunto – possiede il 30% di aree protette nel suo territorio, mentre la media nazionale non supera il 12%: è un vantaggio da non sprecare”.
Giuseppe Campisi, sindaco di Ardore ha ringraziato il presidente Santelli “per la sensibilità con cui ha voluto inaugurare questo percorso di programmazione e di sviluppo partendo proprio dai territori”.
Anche il Presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci si è detto soddisfatto per questo metodo adottato dalla giunta Santelli: “Oggi si parte con il piede giusto – ha rimarcato -. Finite le battaglie politiche è giusto che ognuno dia un contributo per migliorare le condizioni dei propri territori, aldilà degli schieramenti politici”.
A conclusione della tavola rotonda sono intervenuti alcuni sindaci presenti in sala. Maria Limardo, primo cittadino di Vibo, ha chiesto il superamento dell’indice demografico territoriale nelle scelte di programmazione e ha invocato maggiore assistenza tecnica negli organici amministrativi per la predisposizione dei piani”. Infine, il sindaco di Cetraro, Angelo Aita, ha sottolineato come sia necessario considerare l’innovazione quale asset prioritario su cui investire per migliorare il capitale umano, naturale e sociale della Calabria”.