Viabilità: proseguono i lavori sul terzo lotto della “Gallico-Gambarie”
«Proseguono senza sosta i lavori sul terzo lotto della “Gallico-Gambarie”, ovvero il tratto che da Mulini di Calanna procede verso lo svincolo per Podargoni e Santo Stefano. I tecnici confermano che il cantiere è arrivato pienamente a metà dell’opera ed entro la fine d'agosto sarà completato per il 70%». Il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, al termine di un sopralluogo per analizzare le fasi di avanzamento dei lavori, ha fatto il punto sulla situazione.
«Si tratta di un’opera particolarmente complessa», ha affermato Falcomatà aggiungendo: «L’intero tracciato, infatti, si snoda, attraversando l’alveo della fiumara Gallico, in diverse parti tortuose o strette. Queste circostanze, secondo quanto riferito dai tecnici, hanno comportato la progettazione di altre opere imponenti come viadotti, opere di sostegno, di consolidamento, di difesa e, successivamente, una particolare organizzazione del cantiere che ha rallentato ed a volte fermanto lo stato di avanzamento dei lavori».
«Oggi invece - ha detto il sindaco - il cantiere è pienamente operativo e, nonostante il caldo torrido e condizioni meteo che metterebbero chiunque in seria difficoltà, procede speditamente. La professionalità di tutte le ditte e degli operai coinvolti, così come quella dei direttori dei lavori, ci infonde fiducia nell'imaginare un'arteria che, quanto prima, potrà accorciare le distanze fra il nostro mare ed i nostri monti».
Ed ancora: «Le operazioni di costruzione della strada non si fermeranno nemmeno d'estate e questo la dice lunga sulla volontà di voler al più presto consegnare un'opera indispensabile per l'intero territorio metropolitano».
«Fino al momento – ha concluso l’inquilino di Palazzo Alvaro - sono stati spesi all'incirca 21 milioni di euro, la metà dell'investimento complessivo che cambierà totalmente il concetto di viabilità verso le zone Aspromontane. È in questo modo che bisogna procedere per infondere tranquillità e sicurezza nelle comunità che avranno soltanto benefici dal completamento di un'infrastruttura ormai essenziale e determinante per innescare processi di crescita economica, sviluppo sociale e salvaguardia dell'entroterra».