Rapina aggravata e furto in due uffici postali, in manette i presunti autori
Sono tre le persone finite in manette per rapina aggravata in concorso e furto aggravato. Questa mattina i carabinieri di Lamezia Terme, con i colleghi di Palmi, hanno eseguito a loro carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale della città della Piana su richiesta della Procura della Repubblica.
Le indagini, che sono state avviate tra gennaio 2019 e maggio di quest’anno, sono state coordinate dalla stessa Procura e condotte dalla Compagnia dell'Arma cittadina.
Gli investigatori sono partiti da una tentata rapina all’ufficio postale di Falerna avvenuto il 4 gennaio del 2019 e di una rapina compiuta l’8 febbraio dello stesso anno nella filiale di Sambiase, da parte sempre di tre persone che, con il volto coperto e armate di mazze e una pistola (risultata poi un giocattolo), sono entrate nella struttura e rubato del denaro.
I carabinieri, che hanno incrociato le dichiarazioni dei testimoni con l’analisi delle immagini estrapolate dai circuiti di videosorveglianza pubblici e privati, ritengono di aver raccolto dei gravi indizi nei confronti di due pregiudicati di Sinopoli, Rocco Fiorenti, 50enne, e Antonio Leonello, 53enne con precedenti specifici, in merito alla rapina dell’8 febbraio, e in concorso con persone non ancora identificate.
I militari hanno identificato i due dalle immagini della videosorveglianza e hanno quindi ricostruito i loro spostamenti nelle fasi precedenti e successive alla rapina, inoltre hanno trovato il veicolo che si crede sia stato usato per il colpo e risultato a sua volta rubato.
Entrambi, portati nel carcere di Palmi, sono inoltre indagati nell’ambito dello stesso procedimento penale per il tentativo di rapina perpetrato, con le stesse modalità, alle poste di Falerna, come dicevamo avvenuto il precedente 4 gennaio del 2019.
Anche in quella circostanza, un gruppo, sotto la minaccia di armi e spranghe, ha tentato di appropriarsi del denaro contenuto all’interno della cassaforte della filiale.
La rapina non riuscì per il meccanismo di chiusura a tempo della stessa cassaforte che aveva scoraggiato i criminali inducendoli a scappare a bordo di un’autovettura, anche questa risultata rubata due giorni prima a Lamezia Terme.
Per quest’ultimo episodio, la visione dei filmati degli impianti di videosorveglianza avrebbero consentito di identificare il presunto autore del furto dell’auto, che si ritiene sia un noto pregiudicato lametino, Salvatore Massaria, 58enne, ora sottoposto alla custodia cautelare in carcere.